Salonen romano
Roma: due concerti con la Philharmonia Orchestra
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La Philharmonia Orchestra di Londra, dopo Modena e Udine, sarà a Roma per due concerti al Teatro dell'Opera, diretti a Esa-Pekka Salonen: un'occasione preziosa per ascoltare degli interpreti raramente presenti in Italia. La Philharmonia è una delle orchestre leader in Gran Bretagna e nel mondo. Fondata nel 1945 da Walter Legge, mitico producer della EMI, conserva da allora il virtuosismo e la brillantezza sonora tipiche di un'orchestra finalizzata, almeno in una prima fase, alle registrazioni discografiche, che si uniscono all'eleganza e alla cordialità del porgere proprie delle orchestre inglesi.
Sul suo podio sono saliti i migliori direttori degli ultimi settant'anni, a cominciare da Toscanini, Strauss e Furtwaengler, e tra i suoi direttori musicali figurano Karajan, Klemperer, Muti, Sinopoli, Dohnanyi e, dal 2008, Salonen, il cui contratto prosegue, per ora, fino al 2014. Il cinquantacinquenne direttore finlandese è tra i più contesi in ambito internazionale (si è permesso anche il lusso di rifiutare il Ring des Nibelungen al festival di Bayreuth) ma non viene spesso in Italia, che tuttavia gli ha conferito nel 1993 il prestigioso premio internazionale dell'Accademia Musicale Chigiana.
Due i programmi: il 18 il Concerto per orchestra di Witold Lutoslawki, la Suite da Ma mère l'oye di Maurice Ravel e La Mer di Claude Debussy; il 19 nel secondo concerto romano saranno sui leggii due grandi capolavori, la Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven e Le sacre du printemps di Stravinskij, il rivoluzionario balletto di cui si celebrano quest'anno i cento anni dalla prima esecuzione.
Mauro Mariani
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