Rivalutare Isabella Colbran
La monografia di Sergio Ragni
News
classica
Isabella Colbran è stata la cantante che più d'ogni altra influenzò il melodramma italiano della sua epoca: alla sua voce Rossini dedicò ben dieci delle sue opere serie e moltissimi altri compositori scrissero per lei. Fino ad oggi però era ricordata quasi esclusivamente come amante e poi moglie di Rossini, da cui divorziò nel 1837. Per renderle giustizia Sergio Ragni le ha dedicato una monografia in due tomi di oltre 1200 pagine, intitolata "Isabella Colbran, Isabella Rossini", a significare che oltre alla moglie di Rossini esiste una Colbran con una sua autonoma personalità.
Questa monografia sarà presentata all'Opera di Roma venerdì 8 febbraio alle 17 in una conferenza-spettacolo che si terrà nella Sala Emma Carelli del teatro. L'autore, insieme ai musicologi Philip Gossett e Antonio Rostagno, guiderà il pubblico tra le vicende che hanno fatto della Colbran protagonista della scena musicale dell'Ottocento e tra le musiche che hanno segnato le tappe della sua gloriosa carriera. L'incontro sarà accompagnato dall'esecuzione di esempi del repertorio della grande cantante spagnola, affidati alla voce di Francesca Russo Ermolli e al pianoforte di Giovanni Auletta.
Sergio Ragni è noto come il più grande collezionista al mondo di reperti rossiniani e ha trasformato la sua casa napoletana in un Museo Rossini. Ma oltre ad aver scovato con grande fiuto e acquisito manoscritti musicali, lettere, stampe e i più disparati oggetti appartenuti a Rossini (gli occhiali, la penna, le onorificenze) e a persone a lui vicine, come appunto Isabella Colbran, è anche un fine studioso e ha curato insieme a Bruno Cagli l'epistolario rossiniano. In questa sua recente opera delinea un dettagliato racconto della vita della Colbran e di conseguenza traccia anche un preciso panorama del mondo musicale italiano di quegli anni, grazie anche ad accurate ricerche svolte negli archivi italiani, francesi e spagnoli.
Mauro Mariani
Mauro Mariani
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
classica
A causa dei tagli alla cultura la coppia di sovrintendenti del teatro lancia l’allarme sui rischi per la sopravvivenza del teatro
classica
Il 2024 ha rappresentato un anno di svolta tra attività di rete, promozione culturale e valorizzazione del territorio