Nasce il Circolo della Musica di Torino
Annunciata la programmazione dell'ex Maison Musique a Rivoli, passata al Circolo dei Lettori
C’era curiosità, in città, per la nascita del nuovo Circolo della Musica, ovvero l’atteso esito della nuova gestione degli spazi di Maison Musique a Rivoli, affidati al Circolo dei Lettori, con il sostegno della Regione Piemonte (e il patrocinio della Città di Rivoli).
Curiosità, e anche attesa, perché da quando qualche anno fa – scaduto l’affitto – l’ex mattatoio di via Rosta 23 era stato liberato dal FolkClub e dal Centro Regionale Etnografico Linguistico, che lo avevano animato fino a quel momento, era mancata la capacità di progettare a lungo termine: un peccato, visto la bellezza di uno spazio ormai storico, per quanto penalizzato dalla posizione periferica.
Ora, dopo l’annuncio che il Circolo della Musica (e l’annesso ristorante) apriranno al pubblico in gennaio, si ha anche la conferma della programmazione, affidata a Gianluca Gozzi. Ed è una programmazione di peso, che mostra idee interessanti e mezzi adeguati a sostenerle.
Quattro le rassegne per ora annunciate, che si intrecceranno con almeno un appuntamento settimanale fino al 17 maggio: Letteratura post-rock, con spazio a suoni elettrici dall’Italia e dagli Stati Uniti, Scultori di suono, focus sulle arti audiovisive e sull’elettronica, Non abbiamo bisogno di parole, incentrata sulla musica strumentale, e Cinque x duo, sulla musica d’autore in formato duetto.
Primo appuntamento il 12 febbraio con Lee Ranaldo, poi l’incontro tra Philip Jeck e Federico Albanese (unica data italiana il 16 febbraio), I Hate My Village (supergruppo con Fabio Rondanini, Adriano Viterbini, Alberto Ferrari e Marco Fasolo, 21 febbraio), Nada (9 marzo), Massimo Volume (15 marzo), William Basinski insieme a OZMOTIC (19 marzo), il duo Paolo Benvegnù e Marina Rei (29 marzo), Colin Stetson con il torinese Paolo Spaccamonti (per l’anteprima di Jazz Is Dead, il 4 aprile), e ancora Lubomyr Melnyk, Cristiano Godano, Diaframma, The Masters Musicians of Jajouka…
Insomma, nomi di un certo appeal. Dopo il lancio delle OGR, con il Circolo della Musica sembra aggiungersi un nuovo importante tassello nel generale ripensamento della scena live torinese: con la speranza che l'esperimento sia destinato a durare.
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