Maratona Brahms a Roma
Tutta la musica da camera in due giorni e dieci concerti con docenti e allievi del progetto Avos
Dieci concerti in due giorni per un totale di quasi venti ore di musica: la si potrebbe definire una maratona ma è piuttosto una lunga e piacevole passeggiata tra alcuni capolavori della musica da camera di tutti i tempi. O meglio ancora – come l’hanno definita gli organizzatori – è una “Brahms fest”, che si svolgerà il 21 e 22 maggio nella sala accademica del Pontifico Istituto di Musica Sacra di Roma in Piazza Sant’Agostino 20a.
Sarà eseguita tutta la musica da camera di Brahms, che rappresenta la parte più cospicua per qualità e quantità del non vasto catalogo del compositore amburghese, anche se è ingiustamente meno frequentata della sua opera sinfonica. Alcune delle musiche eseguite in quest’occasione sono rarissime, tanto che può capitare di non averle mai sentite in anni e anni di assidua frequentazione delle sale da concerto: si pensi, per fare un esempio, al Trio op. 40 per pianoforte violino e corno. Non molto più frequenti sono le esecuzioni dei Sestetti e dei Quintetti par archi. Ora si potranno ascoltare queste rarità e tutta l’altra musica da camera di Brahms, cioè le Sonate per violino e pianoforte, per violoncello e pianoforte e per clarinetto e pianoforte, i Trii per violino, violoncello e pianoforte, i Quartetti per archi e quelli per pianoforte e archi, il Quintetto per clarinetto e archi e quello per pianoforte e archi. In più le Danze ungheresi nella versione originale per pianoforte a quattro mani. I concerti sono gratuiti, previa prenotazione al sito dedicato.
Ad aver ideato ed organizzato quest’impresa è Avos Project – Scuola Internazionale di Musica, nata alcuni anni fa a Roma con lo scopo di offrire ai giovani talenti musicali la più vasta scelta possibile dal punto di vista della formazione e dell’esperienza musicale. Dal nucleo fondativo del progetto (il corso biennale di Musica da Camera) sono nati percorsi formativi completi per tutti gli strumenti, basati su un’idea che dovrebbe essere naturale ma è invece rarissima, ovvero la collegialità dell’insegnamento, che è il principio alla base della poetica di Avos. In pratica ogni allievo non è “proprietà” esclusiva di un insegnante, ma studia con diversi docenti e questo arricchisce di più varie sfaccettature didattiche ed interpretative il processo formativo e le esperienze dei giovani musicisti. I corsi sono affiancati da seminari, incontri speciali e diverse partnership con le maggiori istituzioni concertistiche europee. Molti docenti sono prime parti delle migliori orchestre italiane (poiché la sede è a Roma, provengono soprattutto dall’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia ma anche dell’Orchestra Nazionale della Rai e da altre formazioni) e straniere (come Albrecht Mayer, primo oboe dei Berliner Phlharmoniker). Inoltre tra i docenti figurano solisti di fama come Thomas Demenga, Beatrice Rana, Riccardo Minasi e per il canto Ian Bostridge. Altri docenti sono forse meno noti al pubblico, perché non si esibiscono come solisti ma sono membri di importanti ensemble cameristici. E c’è anche un gruppo da camera al completo, il Quartetto Prometeo. In questa e in altre occasioni i docenti suonano anche in concerto insieme ai loro allievi e i risultati sono a dir poco eccellenti, come abbiamo potuto sperimentare ascoltando alcuni loro concerti alla IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma. Non è un azzardo dire che non impallidiscono al confronto con i migliori ensemble cameristici.
Gli organizzatori stessi hanno definito questa maratona Brahms una “follia”, ma è una follia ben meditata, progettata e realizzata. Il solo problema potrebbe essere la resistenza dell’ascoltatore, ma chi si è sobbarcato a maratone di questo tipo già sa che, superato un momento di crisi verso il terzo concerto, si prosegue senza più sentire la stanchezza. Comunque ognuno può scegliere di ascoltare i concerti che vuole. Il sabato il primo è alle 10.30, la domenica alle 10.00 e via seguitando, con due concerti la mattina, due il pomeriggio e uno la sera (alle 20.30). Come premio, chi si limita a tre concerti ha diritto a una birra! Chi assiste a sette concerti ha in omaggio uno spuntino!! Chi riesce tagliare il traguardo dei dieci concerti verrà premiato con una cena in un ristorante definito “tra i più cool” di Roma!!!
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