Marai in Valle d'Itria

Martina Franca apre con Le Braci di Tutino

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Il 41° festival della Valle d'Itria di Martina Franca si apre il 15 luglio con Le Braci di Marco Tutino ispirata al romanzo omonimo di Sándor Márai, commissione del Valle d'Itria e della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino (direttore Francesco Cilluffo, regista Leo Muscato). E fino al 4 agosto tiene alto il livello della programmazione con altri tre titoli d'opera, esemplari ciascuno delle linee guida che definiscono le scelte del direttore artistico Alberto Triola: il barocco con L'Incoronazione di Poppea di Monteverdi nella nuova versione drammaturgica di Gianmaria Aliverta (direttore Antonio Greco), la musica dei pugliesi con Don Checco di Nicola De Giosa, autore nel 1850 di uno dei più grandi successi dell'opera buffa italiana (direttore Matteo Beltrami, regista Lorenzo Amato), e il capolavoro di Giovanni Simone Mayr, Medea in Corinto, che segue di alcuni anni il pregevole allestimento, sempre a Martina, della Medea di Cherubini. Per Mayr torna al festival Fabio Luisi, da poco nominato direttore musicale del Valle d'Itria. Al di là dei titoli d'opera, la programmazione è sempre molto articolata, con concerti da mezzogiorno a mezzanotte, compreso il pomeriggio all'ora del sorbetto, offerto da uno degli storici caffè della città. Non manca neppure l'opera per i ragazzi (C'era una volta Re Tuono di Daniela Terranova). Tutto accade nei palazzi, nei chiostri e nelle chiese di Martina e dintorni e, da quest'anno, anche nelle masserie dove verrà allestita una selezione dell'opera in forma semiscenica del Barbiere di Siviglia di Rossini con gli allievi dell'accademia di canto del festival e un quartetto d'archi. Martina .

Fiorella Sassanelli

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