Macerata: 100 anni di Aida
Lo Sferisterio festeggia l'inaugurazione del 27 luglio 1921 con Aida
Prime anticipazioni per l’edizione 2021 del Macerata Opera Festival, che nonostante il perdurare dell’ emergenza sanitaria si propone al pubblico con due produzioni operistiche in forma scenica, allo Sferisterio dal 23 luglio al 13 agosto 2021, e in una speciale anteprima a fine maggio, per la prima volta dedicata ai più piccoli e alle famiglie.
La scelta di Aida come opera inaugurale della prossima stagione non è casuale: fu proprio con questo titolo, poi replicato per ben 17 serate, che il 27 luglio 1921 lo Sferisterio, nato come arena per il gioco della palla al bracciale dove si erano “esibiti” vari campioni come Carlo Didimi, cantato anche da Leopardi, accolse per la prima volta l’opera lirica trasformandosi nel grandioso teatro all’aperto che è ancora oggi.
Il capolavoro verdiano sarà presentato in una nuova produzione affidata alla regista argentina Valentina Carrasco, con un passato nella Fura dels Baus; sul podio il direttore musicale del Macerata Opera Festival, Francesco Lanzillotta e interpreti in scena Maria Teresa Leva (Aida), Luciano Ganci (Radames), Veronica Simeoni (Amneris), Marco Caria (Amonasro). Lo spettacolo, con le scene di Carles Berga, i costumi di Silvia Aymonino, le coreografie di Massimiliano Volpini e le luci di Peter van Praet, celebrerà anche un’altra ricorrenza, i 150 anni dal debutto al Cairo nel 1871. Repliche previste domenica 1 agosto, sabato 7 agosto, giovedì 12 agosto.
Per il secondo titolo in programma il teatro maceratese ha scelto una icona della propria produzione, con la Traviata detta “degli specchi” ideata nel 1992 da Henning Brockhaus e Josef Svoboda (e ripresa poi per altre sette edizioni sino al 2018) , che verrà riallestita con novità registiche, coreografiche e nei costumi. Première domenica 25 luglio (repliche sabato 31 luglio, domenica 8 agosto, venerdì 13 agosto) con i costumi di Giancarlo Colis, le coreografie di Valentina Escobar e le luci dello stesso Brockhaus e di Fabrizio Gobbi. Nel ruolo della protagonista il soprano Claudia Pavone, festeggiata Gilda nel Rigoletto del 2019, insieme a Marco Ciaponi (Alfredo), Sergio Vitale (Giorgio Germont). Sul podio il giovanissimo talento Paolo Bortolameolli, recentemente nominato Direttore Associato della Los Angeles Philharmonic.
Insieme alla FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana, nelle due opere ci sarà, come di consueto, il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” diretto da Martino Faggiani e la Banda Salvadei.
La seconda nuova produzione programmata per il 2021, vincitrice del concorso internazionale realizzato con Opera Europa e con il Rossini Opera Festival, quella del Barbiere di Siviglia di Rossini, con la regia di Daniele Menghini e il suo team under 35, sarà invece rimandata al 2022, perché le complessità logistiche e sanitarie previste dalle normative attuali non consentono la preparazione in contemporanea di due nuove produzioni.
Il calendario festivaliero del centenario sarà completato da una serie di altri appuntamenti con la danza, la musica crossover, approfondimenti e conversazioni, convegni e attività di charity, appuntamenti Education che saranno annunciati nelle prossime settimane. Già definito lo spettacolo di danza con l’étoile russa Svetlana Zacharova (sabato 24 luglio) dal titolo “Pas-de-deux for Toes and Fingers” con la partecipazione della star del violino Vadim Repin.
Per la prima volta l’attività per i più piccoli entrerà allo Sferisterio per un intero weekend con tre appuntamenti ispirati a Rigoletto pensati appositamente per i giovani e le famiglie. Venerdì 28 maggio andrà in scena Rigoletto. I misteri del teatro, progetto di Opera Domani diretto da Cesare Della Sciucca, con la regia di Manuel Renga e le scene e i costumi di Aurelio Colombo. Sabato 29 maggio il palcoscenico sarà per Il guardiano e il buffone ovvero Rigoletto (che ride e che piange) mentre domenica 30 maggio Si gioca e si cresce ovvero Storia di Gilda e Rigoletto.
Il programma, approvato dal nuovo CdA, si svolgerà secondo precise e irrinunciabili linee guida : la salute e la sicurezza di pubblico, artisti e maestranze, la sostenibilità e congruità economica dell’investimento, il sostegno al territorio e la qualità tecnico-artistica della proposta.
Nella conferenza stampa di presentazione della edizione 2021, che, si è sottolineato, viene ad assumere anche un significato simbolico, nella situazione contingente, di rinascita culturale per la città e per il territorio, il sovrintendente Luciano Messi ha evidenziato l’importante ruolo nell’occupazione (la stagione offre impiego a oltre 500 professionisti, 2/3 dei quali residenti nelle Marche) e la ricaduta economica della stagione lirica; il modello da seguire per la riapertura dei luoghi di spettacolo è l’attuazione di protocolli accurati, sull’esempio di quanto già fatto lo scorso anno, quando si è riusciti ad andare in scena con la forma di spettacolo più complessa che esista, senza alcun caso di contagio fra il pubblico e i lavoratori.
Il direttore musicale Francesco Lanzillotta ha evidenziato che anche l’edizione 2021 continua nella mission della scoperta e valorizzazione di giovani cantanti sui quali investire, che caratterizza da alcuni anni la linea di tendenza dello Sferisterio, pur non rinunciando a proporre anche artisti già conosciuti e amati dal pubblico.
La direttrice artistica Barbara Minghetti ha spiegato l’intento del titolo, “100x100Sferisterio”: un festival per tutti, che da quest’anno coinvolge anche i bambini e che con i suoi due titoli acquisisce una doppia dimensione: Aida rappresenta la storia, ricordando l’edizione del 1921, data simbolica per una comunità che da allora è tornata a raccogliersi dentro lo Sferisterio; la Traviata “degli specchi” invece rappresenta l’ allestimento che ha reso celebre il teatro maceratese nel mondo.
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