Le nomine del Carlo Felice
Genova: lo statuto deve essere approvato
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Dovrebbe ricomporsi a giorni il vertice del Carlo Felice di Genova. A giugno scorso, infatti erano scaduti i mandati del consiglio d'amministrazione e del sovrintendente Giovanni Pacor. Il consiglio, dopo un periodo di prorogatio era stato sciolto e di fatto il teatro genovese si è trovato per tutta l'estate senza guida. Nei giorni scorsi sono arrivate le nomine. Del nuovo organo di governo faranno parte Patrizia Conti e Mario Orlando (in rappresentanza del Ministero), Stefano Franciolini (Comune) e Silvio Ferrari (Regione). In realtà si tratta della fotocopia (in formato ridotto perché assottigliato per mancanza di sponsor) del precedente consiglio. Il vuoto ai vertici ha impedito nei mesi scorsi l'approvazione del bilancio consuntivo del 2013, l'approvazione del bilancio preventivo del 2014 e soprattutto l'approvazione del nuovo Statuto previsto dalla nuova legge del ministro Franceschini. La mancanza dello Statuto impone ora al Teatro genovese di rinnovare i vertici con scadenza entro dicembre: votato lo Statuto, il consiglio e il sovrintendente dovranno decadere nuovamente e a quel punto si partirà con il nuovo e più duraturo corso.
Intanto preoccupa la situazione finanziaria. In luglio, dopo tante polemiche interne, i sindacati hanno ritrovato l'unità siglando tutti insieme l'accordo sul piano triennale, passo fondamentale per accedere ai finanziamenti previsti dalla legge Bray. Ma la crisi economica si aggrava; si parla di circa 9 milioni di debiti nei confronti dell'INPS che, come è noto, è il primo creditore per legge: in pratica, fino a che non sarà estinto il debito con l'Ente previdenziale, tutti gli altri creditori dovranno attendere.
r.i.
r.i.
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