Il Settembre dell'Accademia

Verona: apre l'Orchestra Rai

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Un nuova stagione, la numero ventidue, in attesa nel 2014 dei Berliner Philarmoniker. Prende il via il 7 settembre nella città scaligera il Settembre dell'Accademia, 8 concerti fino al 10 ottobre che riportano al Teatro Filarmonico grandi orchestre internazionali, direttori e solisti di prestigio. L'annuncio è arricchito da una notizia che realizza un sogno a lungo coltivato da Luigi Tuppini, direttore, fondatore e ideatore della rassegna organizzata dall'Accademia Filarmonica di Verona. Il 23 giugno del 2014, infatti, con un concerto fuori abbonamento e a preludio dell'edizione futura, arriveranno per la prima volta i Berliner diretti da Simon Rattle in una tournée italiana che toccherà in esclusiva solo Verona e Ravenna. Una vera e propria primizia musicale che incornicia la ricca offerta artistica del 2013. Se lo scorso anno il Settembre dell'Accademia aveva eletto ad autore guida Johannes Brahms, questa volta la programmazione artistica segue più di un filone, come spiega Tuppini stesso: «La XXII stagione si snoda attraverso due sentieri: da un lato un doveroso omaggio al bicentenario dalla nascita di Richard Wagner, dall'altro il Novecento musicale sia "storico" che contemporaneo». L'anniversario del grande compositore tedesco sarà così l'occasione per ascoltare alcuni capolavori come l'Addio di Wotan e Incantesimo del fuoco da La valchiria, la Marcia Funebre di Sigfrido da Il crepuscolo degli dei e Preludio e morte di Isotta da Tristano e Isotta, affidati il 14 settembre alla Prague Philarmonie diretta da Jiri Belohlavek con il soprano Annalena Persson; il 2 ottobre invece Daniele Gatti condurrà la Mahler Chamber Orchestra con il baritono Matthias Goerne nell'interpetazione dell'Idillio di Sigfrido e dei Rückert-Lieder. «Questa sezione sarà però inserita nel contesto più ampio della cultura romantica europea attraversando Dvořák, Cajkovskij, Mahler e Richard Strauss con una significativa presenza di Beethoven», continua Tuppini. Ecco allora tre Sinfonie del "genio di Bonn", la n. 3 "Eroica" sempre il 2 ottobre diretta da Gatti, la n. 5 diretta da Antonio Pappano alla testa dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia il 22 settembre, la n. 7 nel già citato programma del 14 settembre, e il Concerto per violino eseguito dall'astro Shlomo Mintz che farà da mentore alla Turkish Youth National Philharmonic, per la prima volta a Verona diretta dal suo fondatore Cem Mansur. «L'invito a quest'orchestra sostenuta dal Ministero della cultura turco, ma anche alla Junge Deutsche Philharmonie il 26 settembre, si inserisce nella volontà dell'Accademia Filarmonica di sostenere la gioventù musicale», spiega Tuppini, «Per questo abbiamo inserito nel cartellone queste interessanti orchestre giovanili che affiancano grandi compagini orchestrali largamente affermate nella confidenza e nell'affetto del pubblico come l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Mahler Chamber Orchestra, ma anche ensembles magari di minor fama ma certamente non di inferiore livello, come la Prague Philharmonie e la Zagreb HRT Symphony Orchestra». Il filone tematico del Novecento musicale seguirà invece un ideale filo storico. Dal concerto inaugurale, il 7 settembre con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valchua interprete di quella Sagra della Primavera di Stravinskij che esattamente un secolo fa scandalizzò il pubblico parigino, attraverserà pagine di Debussy, Ravel, Bartók, Šostakovic e Ligeti per approdare alla chiusura il 10 ottobre con la prima esecuzione assoluta di Poem of Dawn per viola solista e orchestra del compositore russo naturalizzato israeliano Boris Pigovat, affidata alla Zagreb-HRT Symphony diretta dal veronese Nicola Guerini con solista Anna Serova. Il Settembre dell'Accademia mantiene dunque una stagione di qualità e alza il tiro annunciando i Berliner per il 2014, ma riduce il costo di abbonamenti e biglietti: «Ci faremo carico direttamente della differenza - annuncia Tuppini - Siamo consapevoli di quanto la crisi economica gravi soprattutto sui singoli cittadini, e con la decisione di abbattere i prezzi crediamo di poter contribuire in maniera tangibile alla diffusione della Grande Musica e della cultura, fattori che l'Accademia Filarmonica di Verona reputa imprescindibili per un equilibrato sviluppo della società e per i quali si è adoperata fin dalla sua fondazione».
Anna Barina

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