Il programma della Biennale Musica 2023
Sarà dedicato al suono digitale il 67° Festival internazionale di Musica Contemporanea, il terzo diretto da Lucia Ronchetti, a Venezia dal 16 al 29 ottobre
“Micro-Music” è il titolo scelto dalla direttrice artistica Lucia Ronchetti per il 67° Festival internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia in programma fra il 16 e il 29 ottobre. “È dedicato al suono digitale, alla sua produzione e alla sua diffusione nello spazio acustico, attraverso tecnologie avanzate e ricerche sperimentali. – come spiega Lucia Ronchetti – Il Festival presenta un ampio spettro di tendenze stilistiche e ricerche creative innovative della scena musicale internazionale, secondo forme installative, performative e online, con molte prime assolute commissionate dalla Biennale Musica e coproduzioni con i più importanti festival internazionali”. Saranno sei le sezioni nella quali si articola la rassegna: Sound Microscopies, Sound Installations/Sound Exhibitions, Stylus Phantasticus, Club Micro-Music, Digital Sound Horizons e Sound Studies.
L’apertura del festival sarà consacrata al “Leone d’Oro” Brian Eno che al Teatro La Fenice presenterà il novo progetto Ships con la Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan Järvi, l’attore Peter Serafinowicz e il chitarrista Leo Abrahams, storico collaboratore di Eno, il tastierista Peter Chilvers, in interazione con le atmosfere orchestrali diffuse ed elaborate per lo spazio acustico del teatro veneziano.
Composizioni legate alla complessità e alla diffusione del suono nello spazio acustico saranno presentate nella sezione Sound Microscopies, con prime assolute commissionate dalla Biennale al “Leone d’Argento” Miller Puckette, a Francesca Verunelli, a Joanna Bailie, a Marcus Schmickler oltre a Brian Eno. In cartellone, inoltre, le prime italiane di As I Live And Breathe di Morton Subotnick, la prima italiana della ricostruzione di GLIA della leggendaria pioniera della musica elettronica Maryanne Amacher, il lavoro di archeologia sonora informatica di Robert Henke, Commodore cbm 8032 e una nuova produzione del ciclo Professor Bad Trip di Fausto Romitelli.
Lavori sonori installativi con articolazioni e modalità performative diverse, pensati per spazi specifici della città di Venezia verranno invece presentati nell’ambito della sezione Sound Installations/Sound Exhibitions. Fra questi, il nuovo progetto di “soundwalk” Sound Of Venice Number Two di Andrea Liberovici e Paolo Zavagna, l’installazione sonora per altoparlanti parabolici Love numbers di Anthea Caddy e Marcin Pietruszewski, 1195 di Tania Cortés, già selezionata nella Biennale College 2022 e Colonization - Sea Invasion di Alberto Anhaus e Weather Gardens di Louis Braddock Clarke, entrambi selezionati per Biennale College Musica 2023. Uno spaccato sui diversi aspetti e tendenze stilistiche della performance di elettronica live verrà invece presentato nell’ambito di Club Micro-Music negli spazi del Teatro alle Tese all’Arsenale. Performance di elettronica sperimentale saranno affidati ad artisti, sound designer, dj e producer attivi sulla scena mondiale per restituire un panorama variegato che intende esplorare le forme e le espressioni della ricerca sulla produzione e diffusione del suono elettronico live.
La sezione Stylus Phantasticus, il suono diffuso dagli organi veneziani proporrà quattro organisti –Andrea Marcon, Luca Scandali, Wolfgang Mitterer e John Zorn – impegnati su organi storici di chiese veneziane e nella Sala dei concerti del Conservatorio “Benedetto Marcello”. Nei diversi programmi verranno presentate composizioni dal repertorio cinquecentesco della Scuola di San Marco oltre alle sperimentazioni contemporanee di Wolfgang Mitterer e John Zorn.
Installazioni e progetti compositivi online oltre ad eventi in forma di concerto con l’uso di nuove tecnologie legate al suono digitale saranno presentati nella sezione Digital Sound Horizons con commissioni alla generazione più giovane di compositori e ricercatori di Biennale College Jaehoon Choi, Lydia Krifka Dobes, Fabio Machiavelli, Estelle Schorpp, Severin Dornier, Leonie Strecker e Alexis Weaver e nuovi progetti di Brigitta Muntendorf e del collettivo formato da Guy Ben-Ary e Nathan Thompson. Infine, in Sound Studies verranno proposte tavole rotonde, incontri teorici e conferenze dei protagonisti del Festival con ospiti internazionali per creare, nelle parole della direttrice artistica, “un laboratorio continuo di riflessione sul suono digitale, discutendo il presente e il futuro della digitalizzazione e la nuova creatività legata alla ricerca tecnologica.”
Come già nelle scorse due edizioni, Rai Radio3 proporrà un nuovo ciclo di “Lezioni di Musica” con Giovanni Bietti in diretta dalla Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian e cinque audio-documentari realizzati da Giovanna Natalini nel ciclo “Tre soldi” che racconteranno l’esperienza dei giovani artisti di Biennale College Musica. Confermato anche nella prossima edizione il premio assegnato da giovani studenti di Conservatori italiani coordinati da Jacopo Caneva alla miglior produzione di teatro musicale e alla miglior performance tra quelle del ricco programma.
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