Il Festival Barocco Alessandro Stradella inizia con Alessandro Melani
Sono oltre venti i concerti a Viterbo e in altri centri della Tuscia nel programma del festival diretto da Andrea De Carlo
Si svolge dal 30 agosto al 1° ottobre la nuova edizione del Festival Barocco Alessandro Stradella, che offre l’occasione di scoprire i tesori non soltanto musicali, ma anche artistici e paesaggistici di cui è ricca la Tuscia viterbese.
Questa volta Alessandro Melani ruba la scena al musicista eponimo del festival e si accaparra il concerto inaugurale con il suo oratorio Santa Rosa da Viterbo, la cui prima ebbe luogo a Firenze nel 1693. Sarà ora eseguito a Viterbo in Santa Maria Nuova (che una fantasiosa tradizione vuole fondata nel 380 dai discendenti di Ercole!) dagli strumenti originali dell’Ensemble Mare Nostrum con la direzione di Andrea De Carlo, che è anche il direttore artistico del festival. Nella parte della santa patrona di Viterbo canterà Silvia Frigato. Questo concerto sarà l’occasione per la prima incisione assoluta dell’oratorio del compositore toscano, uno dei protagonisti della musica a Roma nella seconda metà del Seicento, che è ricordato anche per l’Empio punito, la prima opera lirica ispirata al personaggio di Don Giovanni.
Seguiranno più di venti concerti, a cominciare da quello dell’1 settembre a Celleno, intitolato “il canto di Roma”, con l’ensemble giovanile Stradella Y-Project, diretto dallo stesso De Carlo. Si prosegue con “Il violino fantastico” con Margherita Pupulin (violino) e Juan Josè Francione (arciliuto), il 2 settembre a Civitella d’Agliano e il 3 nel Forte dei Borgia a Nepi.
Un appuntamento stuzzicante è quello dell’8 settembre nella magnifica Villa Lante di Bagnaia, intitolato “Un percacho que parte de Nápoles a Roma”: sarà un viaggio nella musica popolare tra la Napoli spagnola e la Roma papalina, tra rinascimento e barocco, con Nando Citarella (canto, percussioni, chitarra battente) e Michele Carreca (chitarra barocca).
Si ritorna poi a Santa Maria Nuova per ascoltare la celebre clavicembalista cilena Catalina Vicens in musiche barocche inglesi, italiane, tedesche e francesi (il 9) e per un interessante abbinamento di danza e musica, intitolato “Un po’ di sana follia, (S)Concerto di strumenti e corpi” (il 10).
Prosegue il progetto “Massenzio 2035”, che si propone l’esecuzione integrale della musica di Domenico Massenzio, importante compositore originario della Tuscia, che nella Roma del primo Seicento fu prima maestro di cappella al Collegio Romano e poi vicemaestro nella Basilica di San Pietro. Il 15, 16 e 17 Andrea De Carlo e lo Stradella Y-Project eseguiranno la sua musica al ritmo di due concerti al giorno, a Tuscania, Ronciglione, Caprarola, Nepi e Viterbo.
Il festival vuole proporre anche un nuovo dialogo tra la musica del passato e i linguaggi contemporanei, come avverrà nel concerto del contrabbassista Daniele Roccato, che esegue “Double Bach”, una sua meditazione sulla Suite BWV 1007 di Bach, il 24 a Viterbo in Santa Maria Nuova, alle 18.30 e alle 21.
Quattro concerti (il pomeriggio e la sera del 30 settembre e dell’1 ottobre, rispettivamente a Viterbo e Nepi) sono dedicati a quei compositori della Tuscia - tra cui Francesco Soriano e i fratelli Giovanni Maria e Giovanni Bernardino Nanino - che raggiunsero posizioni di grande prestigio a Roma e furono inclusi nella “Aurata Cintia Armonica”, una raccolta di musiche di “diversi eccellentissimi autori” pubblicata a Roma nel 1639: saranno eseguiti dal Setaccio Musicale a cura di Gino Nappo e Stefano Silvi. In quegli stessi due giorni ma in luoghi diversi (il 30 nella Rocca dei Papi di Montefiascone e l’1 a Viterbo) il festival si concluderà con un programma intitolato “Memories of tomorrow”, che vedrà impegnati l’eccellente violoncellista Nina Kotova e l’Ensemble Mare Nostrum.
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