Gli International Opera Awards 2018 

Fra i premiati della sesta edizione del premio promosso dalla rivista Opera anche il Festival Verdi di Parma e l’Orchestra del Teatro alla Scala 

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Billy Budd del Teatro Réal di Madrid
Billy Budd del Teatro Réal di Madrid

Nel corso di una cerimonia che ha avuto luogo al Coliseum di Londra, sono stati consegnati gli International Opera Awards 2018, i premi nati per iniziativa dalla rivista britannica Opera giunti quest’anno alla sesta edizione. Finalmente due istituzioni musicali italiane portano a casa due riconoscimenti della giuria internazionale presieduta da John Allison, redattore capo di Opera e critico musicale di The Daily Telegraph: l’Orchestra del Teatro alla Scala si aggiudica un premio per la miglior compagine orchestrale della scorsa stagione e il  Festival Verdi di Parma quella di miglior festival imponendosi su concorrenti agguerriti come Bayreuth, Glyndebourne, l’olandese Opera Forwarde, Opera Philadelphia O17 e Santa Fe Opera. Esultante il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che nella sua pagina Facebook ha scritto: “Aver vinto l'Awards come miglior Festival nel 2017 è il coronamento di un percorso di rilancio del Festival Verdi iniziato esattamente 5 anni fa, quando da Festival quasi esclusivamente per i parmigiani lo abbiamo immaginato come un Festival di caratura internazionale, aprendo finalmente il Regio all'Europa e al mondo.” 

Jérusalem nell’allestimento di Hugo De Ana per il Festival Verdi 2017. 

 

Miglior teatro lirico della scorsa stagione è risultato l’Opera di Stato Bavaresedi Monaco di Baviera che, sotto l’ottima guida del sovrintendente Nikolaus Bachler e la direzione musicale di Kirill Petrenko continua a mietere prestigiosi riconoscimenti internazionali. Il teatro si è imposto, fra l’altro, su Teatro La Fenice, il Teatro Réal di Madrid e Lyric Opera di Chicago. 

 

Brani del documentario “Ganz große Oper” dedicato all’Opera di Stato Bavarese

 

 

 

Altri riconoscimenti sono andati a Bernd Loebe, sovraintendente dell’Oper Frankfurt, risultato il miglior manager, alla londinese Opera Holland Park per le attività educative e di outreach, e al coro MusicAeterna

Nelle categorie delle produzioni operistiche, Billy Budd  prodotto dal Teatro Réal di Madrid con la regia di Deborah Warner e la direzione di Ivor Bolton è stato indicato come miglior produzione della scorsa stagione, imponendosi su concorrenti come lo Stiffelio con la regia di Graham Vick del Festival Verdi di Parma, il Wozzeck con la regia di William Kentridge  visto al Festival di Salisburgo e la nuova produzione di Die Meistersinger von Nürnberg  dello scorso Festival di Bayreuth. 

Billy Budd 

 

 

All’Oper Frankfurt va il riconoscimento per la miglior riscoperta della stagione, i tre atti unici Schwergewicht oder Die Ehre der NationDer DiktatorDas geheime Königreich di Ernst Krenek allestiti da David Hermann e la direzione di Lothar Zagrosek. La palma della migliore novità va invece al Festival di Glyndebourne per Hamlet di Brett Dean andato in scena nell’allestimento di Neil Armfield, con la direzione musicale di Vladimir Jurowski e Allan Clayton protagonista (una ripresa dello spettacolo è in programma il prossimo giugno). Brett Dean l’ha spuntata su concorrenti come Mason Bates per The (R)evolution of Steve Jobs (Santa Fe Opera), Chaya Czernowin per Infinite Now (Opera Vlaanderen e Nationaltheater Mannheim), Avner Dorman per Wahnfried  (Badisches Staatstheater) e Arnulf Herrmann per Der Mieter (Oper Frankfurt).

 

Hamlet di Brett Dean - Trailer 

Nelle categorie tecniche riconoscimenti sono andati a Vladimir Jurowski come miglior direttore d’orchestra, a Mariusz Treliński come miglior regista e Paul Steinberg, come miglior scenografo. Migliori cantanti sono risultati Piotr Beczała Malin Byström, mentre Wallis Giunta è la miglior promessa della canto lirico. Il premio dei circa 10 mila lettori, che hanno espresso la propria preferenza online, è andato invece al soprano sudafricano Pretty Yende. Miglior rivelazione della scorsa stagione è risultata la regista ceca Barbora Horáková Joly

Fra gli altri premi, quello alla carriera è andato all’ottantatreenne Teresa Berganza, grande mezzosoprano rossiniano, che ha dichiarato commossa: “accetto questo premio di inestimabile valore piena di emozioni e come rappresentante di un’intera generazione di cantanti. Alcuni di loro sono ancora con noi, alcuni ci hanno già lasciato, ma tutti sostenuti dalla speranza che abbiamo adempiuto alla nostra missione.” 

 

Premi infine anche alla registrazione integrale dell’opera Les Troyens di Hector Berlioz con la direzione di John Nelson (Erato) e al recital di Veronique Gens Visions (Alpha). 

Una sintesi di 90 minuti della serata della premiazione verrà trasmessa dall’emittente britannica BBC Radio 3, media partner per il secondo anno della manifestazione  domenica prossima 15 aprile alle ore 21.15. 

 

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