CHAMOISic, nuova musica in quota

Dall'8 al 23 luglio corsi, concerti e altro in Val d'Aosta

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Un unicum fra i festival italiani di “nuova musica” (varrà ancora questa definizione?), CHAMOISic – creatura del trombettista Giorgio Li Calzi – tocca quest’anno quota otto edizioni, sempre in Val d’Aosta, sempre in alta quota e con ambientazioni all'aria aperta, e allargandosi anzi dal comune di Chamois anche ad altre località della regione: Antey-Saint-André, Etroubles, La Magdeleine e Valtournenche, dall’8 al 23 luglio.

Il focus rimane sulla musica contemporanea, elettronica e d’improvvisazione, con un programma che – complice anche la scelta delle location – è però in grado di attrarre anche il fatidico “pubblico generico”. È del resto questa la cifra della formula CHAMOISic, ormai ben rodata negli anni.

L’apertura – l’8 luglio a Valtournenche – spetta a uno dei progetti più eccentrici e improbabili degli ultimi anni: “Italiani”, con Gian Luigi Carlone della Banda Osiris, Giorgio Li Calzi e Johnson Righeira, una curiosa rilettura di classici della canzone italiana.

L’edizione 2017 riprende poi alcuni filoni già impostati negli scorsi anni. Su tutti, il jazz norvegese: due i concerti previsti, il primo all’insegna dell’improvvisazione radicale con la cantante Sidsel Endresen insieme al chitarrista Stian Westerhus; il secondo con il nuovo progetto Siwan, di Jon Balke, dedicato alla musica arabo-andalusa (il disco è marchiato ECM). Nel filone elettronico, arriva a CHAMOISic Oval, oltre agli italiani Pugile. Poi il trio jazz di Diego Borotti (sax, con Alberto Gurrisi all’hammond e di Laura Klain alla batteria), il trio con Selene Framarin Maurizio Brunod, Gilbert Imperial. E poi, passeggiate, un corso di Coro popolare con Giorgio Guiot, una masterclass per strumenti a corda dedicata alla musica scozzese, con Iain MacFarlane (violino), Christine Hanson (violoncello) e Ewan Robertson (chitarra), e altro ancora: rimandiamo al sito ufficiale per i dettagli.

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