Carlo Fuortes confermato all’Opera di Roma
Il nuovo Consiglio d’indirizzo, appena insediatosi, ha confermato il sovrintendente per un altro quinquennio
In una riunione tenutasi in videoconferenza il nuovo Consiglio d’indirizzo del Teatro dell’Opera ha confermato Carlo Fuortes come sovrintendente per i prossimi cinque anni. Manca ora la ratifica del ministro Dario Franceschini.
Nella stessa seduta Michaela Caselli è stata nominata vicepresidente ed è stata approvata la variazione al bilancio previsionale 2020, resasi necessaria in seguito alla situazione creata dall’epidemia di Covid-19.
In dichiarazioni alla stampa Fuortes ha preannunciato che uno dei primi provvedimenti che dovrà prendere è il ricorso al FIS (il Fondo integrazione salariale, che spetta ai lavoratori di aziende non coperte dalla cassa integrazione) per nove settimane nell’arco di tre mesi per i dipendenti, esclusi alcuni amministrativi che continueranno a lavorare da remoto per le necessità essenziali. Egli stesso si ridurrà alla metà il suo compenso.
Un’altra decisone che Fuortes dovrà prendere entro breve tempo è se svolgere la stagione estiva alle Terme di Caracalla, per la cui realizzazione bisognerebbe cominciare a montare le strutture già a maggio. Il problema è che la tipologia stessa dello spettacolo operistico renderebbe impossibile ai lavoratori - orchestra, coro, tecnici - e al pubblico di osservare le regole sul distanziamento sociale, che verranno con ogni probabilità mantenute anche quando inizierà la cosiddetta fase2. E c’è anche un problema economico: andare in scena sarebbe giustificato solo potendo contare su un pubblico di almeno 4.000 persone, ma questo appare irrealizzabile, oltre che per il distanziamento sociale, per il quasi totale blocco del turismo.
Intanto sono già saltate le nuove produzioni di Turandot e Kat’ia Kabanova previste a marzo ed aprile, che verranno però recuperate nelle prossime stagioni.
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