Addio ad Alexander Vedernikov
Il direttore d’orchestra russo Vedernikov è morto a 56 anni, per complicazioni polmonari causati dal coronavirus
Il direttore russo Alexander Alexandrovich Vedernikov è morto a Mosca all’età di 56 anni per complicazioni polmonari causate dal Covid-19. In Russia il numero dei contagi è elevatissimo, con più di 1 milione e mezzo di infetti e oltre 27 mila morti dall’inizio della pandemia.
Vedernikov era nato a Mosca nel 1964 da una famiglia di musicisti: il padre Alexander Filippovič era un basso nella compagnia del Teatro Bolshoi e la madre Natalja Gurejeva docente di organo al Conservatorio di Mosca. Dopo gli studi al Conservatorio Statale Čaikovskij di Mosca, aveva lavorato al Teatro d’arte “Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko” della sua città fra il 1988 e il 1990.
Nel 1995 aveva fondato l’Orchestra Sinfonica Filarmonica Russa, di cui era stato direttore artistico e direttore principale fino al 2004, e nel 2001 Vedernikov veniva nominato direttore musicale e principale del Teatro Bolshoi, incarico che mantenne fino al 2009. Nel 2009 assunse l’incarico di direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Odense in Danimarca, prima di venire nominato nel 2016 alla guida musicale dell’Opera Reale Danese di Copenhagen. A quest’ultimo incarico effettivo dalla stagione 2017-18, si era aggiunto dal febbraio del 2019 l’incarico di direttore musicale del Teatro Mihajlovskij di San Pietroburgo.
«È morto un musicista straordinario. Una perdita insostituibile per me, per il Teatro Mihajlovskij e per tutta la comunità musicale», ha detto il direttore artistico del teatro Vladimir Kekhman. «In questo momento particolare, vorrei ricordare ai colleghi di non sottovalutare il virus e i rischi che comporta. L’ultima recita diretta dal Maestro Vedernikov è stata Cavalleria Rusticana in apertura di stagione. Dedicheremo la rappresentazione del 10 novembre alla sua memoria».
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