450 candeline per Monteverdi

Le manifestazioni a Cremona

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Sono state presentate le manifestazioni cremonesi per le celebrazioni monteverdiane. Nel 2017 ricorrono infatti i 450 anni della nascita di Claudio Monteverdi. Un programma ricco per di una ricorrenza importante, celebrata con 365 giorni di eventi musicali e artistici che portano la firma del Comitato promotore, nato nel 2015 e composto dalle maggiori istituzioni musicali e culturali della città: dal Comune di Cremona alla Fondazione Amilcare Ponchielli e al Museo del Violino, dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Pavia all’Istituto Superiore di Studi Musicali Monteverdi, Fondazione Stauffer e Archivio di Stato. Del Comitato fanno parte anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Lombardia e Comune di Mantova. Gli eventi coinvolgeranno tutta la città. Sarà musica negli spazi pubblici e nei palazzi storici, chiese barocche, giardini privati e cortili “nascosti”.

In questo anno di celebrazioni, il Festival Monteverdi - dal 5 maggio al 24 giugno prossimo - rappresenta uno dei momenti musicali più importanti. Un cartellone ricco di novità, tra eventi collaterali, giovani ensemble dell’antica e interpreti importanti. A inaugurare il Festival (5-6 maggio) sarà l’Orfeo di Monteverdi, nella messa in scena di Andrea Cigni e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Dedicate al mito di Orfeo saranno le Variazioni: da Ovidio a Rainer Maria Rilke, secondo una drammaturgia originale ideata da Valter Malosti, ai frammenti monteverdiani nelle composizioni di Silvia Colasanti, eseguite dai Sentieri Selvaggi di Carlo Boccadoro (12 maggio). Del “Divin Caudio” il 13 maggio ascolteremo il Settimo Libro dei Madrigali, con Rinaldo Alessandrini e il Concerto Italiano e le voci di Sara Piccinini e Anna Simboli. Tra le “novità” 2017 troviamo l’“Omaggio a Harnoncourt” con l’ensemble Al Ayre Español diretto da Eduardo Lopez Banzo (14 maggio) e i Concerti Brandeburghesi di Fabio Bonizzoni (26 maggio). Segnaliamo ancora una novità - il 19 maggio con La Cappella Mediterranea di Leonardo García Alarcón - e due graditi ritorni: le marionette di Carlo Colla (il 27 maggio) ne Il Ballo delle Ingrate e Il Combattimento di Tancredi e Clorinda (animate da Il canto di Orfeo di Gianluca Capitano) e Jordi Savall (20 maggio) che proporrà un concerto insolito e straordinario intitolato Istanbul, dove le musiche dell’Impero ottomano dialogheranno con le antiche tradizioni armene, greche e sefardite.

L’evento, quello più atteso e straordinario che chiuderà questa edizione speciale per i 450 della nascita di Monteverdi, sarà l’esecuzione del Vespro della Beata Vergine. Nella suggestiva cornice del Duomo di Cremona, esattamente come nel 1993, Sir John Eliot Gardiner torna a dirigerla con gli strepitosi Monteverdi Choir e l’English Baroque Soloists. Quella con il "Vespro" sarà per Gardiner l’unica data italiana di una lunga tournée mondiale dedicata ai festeggiamenti monteverdiani dei 450 anni.

Accanto al Festival Monteverdi e ai numerosi altri eventi collaterali – il programma completo sul sito www.monteverdi450.it - un capitolo a parte meritano le mostre. Pensata per rendere omaggio al “Divin Claudio” e alla cultura musicale e figurativa di quel periodo, ricordiamo l’interessante mostra Monteverdi e Caravaggio, sonar stromenti e figurar la musica al Museo del Violino, dall’8 aprile al 23 luglio prossimo, che ricostruirà l’orchestra dell’Orfeo attraverso strumenti originali dell’epoca. Dalla Whitfield Gallery di Londra arriverà la tela originale del Suonatore di liuto di Caravaggio. Intorno al prezioso dipinto sarà costruito un percorso di applicazioni multimediali che permetterà interessanti confronti con altre versioni del quadro. Dal 29 settembre al 6 gennaio invece la Pinacoteca ospiterà una mostra dedicata al Genovesino, figura di eccellenza nel panorama figurativo barocco dell’Italia settentrionale, dal titolo Genovesino tra le eleganze del barocco e il naturalismo del Caravaggio, mentre dal 6 ottobre al 31 dicembre, a Palazzo Comunale, ci sarà Cremona nel Seicento: a peste, a bello, a fame, a libera nos Domine.

Maddalena Schito

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