Catherine Graindorge ha fatto un disco con Iggy Pop
L'EP cointestato The Dictator è nato da una trasmissione radiofonica
Ah, la cara, vecchia radio. C’è proprio lei all’origine di questa storia: un paio di canzoni inserite in una scaletta radiofonica che hanno fatto nascere la collaborazione tra la violinista e compositrice belga Catherine Graindorge, di cui ho già scritto in occasione della pubblicazione del suo ultimo, eccellente album Eldorado, e James Newell Osterberg Jr., universalmente conosciuto come Iggy Pop. Il risultato è The Dictator, un EP che combina i talenti dei due artisti: la musica di Catherine, la voce di Iggy.
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«Lo scorso novembre ha trasmesso due miei pezzi all’interno del programma Iggy Confidential che conduce su BBC 6 [nel programma del 31 luglio scorso ha trasmesso “Eptadone” degli Skiantos, presentati come «an Italian comedy punk band from Bologna» – NdR]», spiega Graindorge, «così ho spedito un’e-mail al produttore del programma ma indirizzata a Iggy, scrivendogli che ero molto onorata e che sarebbe stato bellissimo lavorare a un pezzo con lui. È stato qualcosa di completamente spontaneo e non ho mai pensato che ci potesse essere un seguito. E invece ecco che due giorni dopo arriva una risposta: «Catherine, mi piacerebbe molto fare una canzone, Iggy.»
«Catherine, I would love to make a track, Iggy.»
Come ricordato nell’articolo dello scorso ottobre, Graindorge vanta un lungo elenco di collaborazioni, tra cui quelle con Nick Cave, Hugo Race e John Parish. La sua aspettativa è quella di aggiungere il suo violino a una canzone di Iggy, niente di più. Invece Iggy dice di spedirgli un pezzo e allora Catherine comincia a improvvisare e alla fine i pezzi preparati in casa sono tre: lo scambio di idee può avere inizio.
«Verso Natale ho registrato un altro pezzo, questa volta più rock: Iggy ne è rimasto conquistato, scrivendo poi i testi per quello che sarebbe diventato ‘The Dictator”, giusto due mesi prima che la Russia invadesse l’Ucraina».
«La musica di Catherine Graindorge evoca calici, corsetti e vecchie pietre. È letteratura europea e avanza lentamente su di me come una nebbia; è come l’inverno a Venezia, come un vento di mezzanotte» – Iggy Pop
Possiamo dire che il contributo di Iggy è quello di fornire un resoconto, attraverso narrazioni ipnotiche, della minaccia attuale e il desiderio di felicità e pace.
Catherine ha scritto il testo di “Mud I,” mentre, come una sorta di risposta, il testo di “Mud II” cattura la visione di Iggy di un mondo sempre più immerso nel fango, con la sua voce stanca ma sempre iconica prossima allo sfinimento mentre continua a combattere alla ricerca di qualche forma di salvezza.
L’EP si chiude con l’inquietante minaccia della canzone intitolata “Iggy”, la sola senza la voce del cantante, a cui Graindorge la dedica.
«Lui rappresenta la libertà, in lui c’è qualcosa di selvaggio e impavido che è di grande ispirazione» - Catherine Graindorge
Archi ossessivi e tessiture elettroniche che si fondono coi racconti che la voce baritonale di Iggy trasforma in avvertimenti: siamo di fronte a un’immersione al centro di questi tempi inquieti, un viaggio spaventoso attraverso paesaggi brumosi con squarci di bellezza che però non riescono a rassicurarci.
Va bene la televisione, va bene internet, vanno bene i social, ma ricordiamoci di non sottovalutare mai il potere della radio: la vicenda di The Dictator ne è la riprova.
«The big dictator, he’s coming soon» - The Dictator