"La Vedova scaltra" di Wolf Ferrari analizza con sguardo disincantato il gioco che governa l'eros umano, frutto di cultura e non di goethiana affinità elettiva.Una Venezia fuori dal tempo, in cui si intrecciano Settecento sognante e italianità degli anni Trenta, ospita la dimostrazione di un teorema che utilizza la maschera come strumento rivelatorio.