Seeyousound IX: 10 film da non perdere

In attesa di Seeyousound 2023, abbiamo scelto 10 film imperdibili da vedere in sala

Seeyousound 2023
Can and me
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Ci siamo quasi: dal 24 febbraio al 2 marzo la nona edizione di Seeyousound International Music Film Festival di Torino occuperà i nostri occhi, le nostre menti e, si spera, i nostri cuori.

79 tra film, documentari, corti e videoclip, 5 anteprime assolute, 2 anteprime europee, 26 anteprime italiane, 22 live e dj set, e potrei aggiungere altri numeri ma già così si capisce che l’edizione di quest’anno è probabilmente la più ricca all’interno di una storia accompagnata dall’affetto crescente del pubblico.

Mai come quest’anno servirà una piccola guida per non perdere quelli che, a mio ovviamente sindacabile giudizio, saranno i 10 film da vedere assolutamente. 

1. Tchaikovsky’s Wife

Il film che inaugurerà il festival sarà Tchaikovsky’s Wife del regista dissidente russo Kirill Serebrennikov, già in concorso per la Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes e presentato a Torino in anteprima italiana. Ambientato nella seconda metà del XIX secolo in una Russia ancora zarista, il film è imperniato sulla tumultuosa relazione tra il celebre compositore russo e la moglie Antonina Miliukova.

Appuntamento dunque venerdì 24 febbraio alle 20.30 alla Sala Cabiria 1 del cinema Massimo; l’omaggio al regista russo proseguirà martedì 28 febbraio alle 17.30 alla Sala Soldati 3 con il lungometraggio Leto (Estate)

2. Neptune Frost

Domenica 26 febbraio alle 15.00 alla sala Cabiria 1 e giovedì 2 marzo alle 16.00 alla Sala Soldati 3 sarà proiettato Neptune Frost, musical fantascientifico e visionario (persino troppo, a dirla tutta) del 2021 diretto dal rapper Saul Williams e dalla scrittrice e attrice ruandese Anisia Uzeyman con una colonna sonora a base di breakbeat, rap, dance e punk.

3. What You Could Not Visualise

Il piatto forte di domenica 26 febbraio sarà servito alle 17.30 alla Sala Cabiria quando sarà proiettato What You Could Not Visualise, il nuovo lavoro del regista Marco Porsia dedicato al misconosciuto gruppo post-punk Rema-Rema e, più in generale, a tutti quei gruppi che sul finire degli anni 70 hanno provato a crearsi una carriera musicale senza riuscirci, lasciando però piccole, inestimabili tracce discografiche della loro esistenza.

– Leggi anche: Chiedi chi erano i Rema-Rema

Ne ho già parlato in anteprima qui ma devo aggiungere che la proiezione del film sarà seguita dal concerto dei torinesi Larsen che nell’occasione accompagneranno Gary Asquith e Michael Allen, membri originari dei Rema-Rema, impegnati per la prima volta nella proposizione dal vivo dei quattro brani compresi nell’EP Wheel in the Roses pubblicato dall’etichetta 4AD nel 1980, quando il gruppo era da poco sciolto. 

4. Can and me

Il giorno prima, sabato 25 febbraio alle ore 18.00 alla Sala Soldati 3 e in replica lunedì 27 febbraio alle 15.45 ancora alla Sala Soldati 3, sarà presentato il film Can and me dei registi Michael P. Aust e Tessa Knapp, incentrato sulla figura e sul lavoro di Irmin Schmidt, fondatore dello storico gruppo tedesco e unico membro ancora in vita, direttore d’orchestra e compositore di colonne sonore. 

5. Miucha, the voice of bossa nova

Ancora domenica 26 febbraio, giorno in cui converrà accamparsi al cinema Massimo, alle 15.15 alla Sala Cabiria 3 ma in replica mercoledì 1° marzo alle 18.00 nuovamente alla Sala Soldati 3, sarà possibile vedere Miucha, the voice of bossa nova di Liliane Mutti e Daniel Zarvos, film che attinge dall’archivio personale della cantante brasiliana Miucha, moglie di João Gilberto, per fornire una prospettiva femminista sulla bossa nova.

6. Meet me in the Bathroom

Martedì 28 febbraio alle 20.30 alla Sala Cabiria 1 sarà la volta di Meet me in the Bathroom di Dilan Southern e Will Lovelace – già autori del fortunato LCD Soundsystem Shut UP and Play the Hits del 2012 –, excursus nella rinascita post-punk della scena newyorkese all’inizio del Terzo Millennio, periodo che ha visto la nascita di gruppi come gli Strokes, i Vampire Weekend e i già citati LCD Soundsystem. A seguire il concerto dei torinesi The Wends.

7. Getting it back: The Story of Cymande

L’anteprima italiana di Getting it back: The Story of Cymande di Tim MacKenzie-Smith sarà giovedì 2 marzo alle 18.15 alla Sala Soldati 3: il film narra la storia del gruppo funk Cymande formatosi a Londra negli anni 70 con l’obiettivo di portare al pubblico messaggi positivi su basi ritmiche incandescenti.

8. Nothing Compares

Nothing Compares di Kathryn Ferguson, in proiezione mercoledì 1° marzo alle 21.15 alla sala Cabiria 1, si annuncia un potente pugno nello stomaco: incentrato sulla ricostruzione della storia di Sinéad O’Connor, soprattutto quella tra il 1987 e il 1993, quando politica e questioni religiose e sociali influenzarono pesantemente la carriera dell’artista irlandese.

9. Cesária Évora

Cesária Évora di Ana Sofia Fonseca è un documentario pluripremiato che narra l’epopea della celebre cantante capoverdiana, dall’infanzia travagliata al successo planetario: sarà possibile vederlo sabato 25 febbraio alle 20.15 alla Sala Cabiria 1. A seguire after party del film al Magazzino sul Po con Afrobaile Night – DJ set di Damonji e Celeste Mariposa.

10. The Night James Brown Saved Boston

Ed eccoci all’ultimo film – ma ne potrei consigliare almeno altri tre o quattro, credetemi – The Night James Brown Saved Boston di David Leaf: il mattino del giorno seguente all’assassinio di Martin Luther King gli amministratori e la polizia di Boston - come quelli di quasi tutte le altre città statunitensi - temevano di dover affrontare da lì a qualche ora una seconda durissima notte di incidenti. Ma Boston, praticamente unica tra le maggiori città, rimase tranquilla quel venerdì notte, in larga parte grazie a uno dei meno tranquilli performer musicali di tutti i tempi. La notte del 5 aprile 1968 James Brown tenne Boston tranquilla con la grande forza della sua musica e il suo sconfinato carisma personale. Alle 21.15 di giovedì 2 marzo alla Sala Soldati 3.

«Nessuna “Revolution 9” in questa nona edizione del festival. Non ci siamo fatti ispirare dall’epocale brano dei Beatles dell’Album Bianco, anzi. Il festival che abbiamo allestito quest’anno ricalca in tutto e per tutto la struttura consolidata e si allinea ai numeri del 2022. Non perché ci piaccia giocare facile, ma perché su una struttura nota abbiamo potuto variare più facilmente in tante direzioni, scegliendo film, corti, videoclip, documentari e musiche da tutto il mondo, di tutti i tipi, che sappiano essere ispirazione per il nostro pubblico come lo sono state per noi. Del resto, sono secoli che le note, pur essendo solo 7 e sempre quelle, ci sanno regalare emozioni diversissime» –

Carlo Griseri, direttore di Seeyousound International Music Film Festival 

Il giornale della musica è media partner di SYS 2023.

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