Se questo Natale vi mancheranno piste da sci con bombardini caldi e cenoni luculliani con 30 invitati, potrete sempre consolarvi con la lettura; o – meglio ancora – puntare su un libro da regalare. Noi ne abbiamo scelti 15, per tutti i gusti, da ordinare in libreria o da farsi arrivare a casa in un bel pacchetto.
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Ted Gioia, Delta Blues. I grandi musicisti del Mississippi che hanno rivoluzionato la musica, EDT/Siena Jazz, 504 pp., 26€
Nuovo titolo per la collana di EDT insieme a Siena Jazz, sempre con il prezioso lavoro di traduzione di Francesco Martinelli. Ted Gioia – di cui EDT ha già pubblicato la Storia del jazz e il fondamentale Gli standard del jazz – questa volta si è dedicato a indagare le radici del blues tradizionale, in un suo personale percorso di studio (e – come spiega nell’introduzione – di apprezzamento) della musica del Delta. Charley Patton, Son House, Skip James, Robert Johnson, e poi Muddy Waters, Howlin’ Wolf, John Lee Hooker, B.B. King popolano le pagine del libro. Si arriva fino al revival, e chiude tutto una selezione di cose da leggere e da ascoltare. Imprescindibile per gli amanti del genere. (J.T.)
Bob Gluck, Miles Davis. Il quintetto perduto e altre rivoluzioni, Quodlibet, 330 pp., 25€
In questo eccellente libro, il musicista e studioso Bob Gluck non solo ricostruisce le vicende del quintetto di Miles Davis nella transizione tra i linguaggi del jazz anni Sessanta e le sonorità elettriche del rock, ma le fa dialogare con quelle di altre avventure sperimentali coeve nella New York, dai Circle con Braxton, Corea, Holland e Altschul al Revolutionary Ensemble del violinista Leroy Jenkins o Musica Elettronica Viva. Raccontando come lo spirito del tempo connettesse avventure musicali che i manuali solitamente faticano a accostare, facendo magari riscoprire altri mondi creativi al lettore che si fosse fatto attrarre solo dal nome di Davis, l’autore ci fa comprendere meglio – con un approccio sempre analitico e rigoroso – quanto l’ambiente di quella New York, la relazione con l’Europa e la lezione stessa di Ornette Coleman sia stata fondamentale nell’evoluzione dei linguaggi afroamericani. (E.B.)
Simon Reynolds, Futuromania. Sogni elettronici da Moroder ai Migos, Minimum Fax, 494 pp., 22€
Torna Simon Reynolds, così apprezzato da noi che questa raccolta di saggi, interviste e articoli vari esce prima in Italia che nel resto del globo. Il tema attorno cui ruotano gli scritti qui antologizzati è la musica elettronica, dagli anni Settanta a oggi, quella musica che si presentava come il futuro e che oggi è un linguaggio onnipresente e sfaccettato, un caleidoscopio in cui – secondo le consuete, acute, intuizioni dell’autore – ruotano sia la promessa di un futuro evocato che il ricordo che quello scenario promesso appartiene al passato. Sempre stimolante Reynolds, nella voglia di ascolti da scoprire o riscoprire, così come nelle riflessioni. Da regalare a scatola chiusa a appassionati del genere (e non solo). (E.B.)
Aldo Nove, Franco Battiato, Sperling & Kupfer, 248 pp., 17,90€
L’accoppiata di nomi – Aldo Nove + Franco Battiato – è già garanzia di qualità. Lo scrittore di Viggiù è da sempre un appassionato del cantautore siciliano, da quando – bambino – intercettò per caso in tv “Sequenze e frequenze” e si appuntò su un quaderno il nome di quel bizzarro personaggio – «Battato». Nove ripercorre la carriera di Battiato intrecciandola con i suoi ricordi, fino a chiudere con una personalissima «Lettera a Franco Battiato», atto d'amore più che di devozione da fan. Non è chiaro se sia un regalo più adatto ai lettori di Nove, che ritroveranno lo stile (più recente) dello scrittore, o ai seguaci di Battiato, che troveranno una biografia completa e ricca di aneddoti. In ogni caso, non si sbaglia. (J.T.)
Giorgio Sanguinetti, Le Sonate per pianoforte di Beethoven. Genere, forma, espressione, LIM, XVIII+312 pp., 30€
Per gli intrepidi sistematici. Prima tappa di un percorso in 5 volumi che vuole indagare l’intero corpus delle Sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven – i prossimi autori sono Miucci, Salvetti, Scarpellini Pancrazi e Rovelli – questo testo di Sanguinetti affronta uno dei monumenti del compositore di Bonn a 250 anni dalla nascita, rileggendone genere, forma ed espressione. Un’analisi densa e documentata che parte da una “ecologia” della sonata per pianoforte, rievocando il modo in cui Beethoven e i suoi contemporanei vivevano questo genere musicale. (A.R.)
Felix Braun (a cura di), Incontri con Beethoven, il Saggiatore, 220 pp., 24€
A chiusura dell’anno beethoveniano, una piccola grande chicca è la riproposizione – curata nell’edizione italiana da Veniero Rizzardi e Benedetta Zucconi – di un libretto, uscito a inizio del Novecento in una collana divulgativa, che raccoglieva testimonianze dell’epoca sulla vita privata del compositore. Una selezione di aneddoti e documenti divertente, eterogenea e utile allora, attraverso la dimensione più intima dell’incontro e dell’amicizia, a confermare l’immagine romantica e stereotipata del personaggio.
Si incontrano Mozart, Haydn, Rossini e Schubert, Clara Schumann e Goethe, storie private e scambi di opinioni, in un contesto in cui la veridicità o meno di quanto narrato è – a causa della stratificazione delle testimonianze – impresa ardua se non impossibile, ma che i due curatori hanno, con attenzione musicologica pari al garbo e al rispetto per l’efficacia dell’originale, verificato e completato ove era necessario. Piuttosto irresistibile. (E.B.)
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Paul Du Noyer, John Lennon. Le storie dietro le canzoni. Tutti i testi originali, Mondadori Electa, 192 pp., 24,90€
Per i lennoniani di ogni età. Questo è un vero e proprio album da collezione, con tante foto e riferimenti biografici, dedicato a John Lennon a quarant'anni dalla prematura scomparsa. Una ricostruzione dell’itinerario artistico e umano vissuto dell’ex Beatle nel decennio tra il 1970 al 1980. Una raccolta di interviste e testimonianze compilate da Paul Du Noyer che illustra le origini delle canzoni da solista e i frammenti della vita di uno dei più celebri personaggi che hanno abitato il panorama musicale del secolo scorso. (A.R.)
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Johnny Cash, L’uomo in bianco. Un romanzo sull’apostolo Paolo, Piano B edizioni, 258 pp., 18€
Non era mai stato pubblicato in Italia l’unico romanzo di Johnny Cash scritto tra il 1977 e il 1986. Ci ha pensato la toscana Piano B, con la bella traduzione di Alessandra Goti. In questo ritardo pluridecennale c’entra forse il tema del libro, che nulla ha a che fare con le vicende dell’Uomo in nero, nonostante il titolo. L’uomo in bianco è infatti un romanzo tutto incentrato sul personaggio di Saulo/Paolo di Tarso e sulla sua nota conversione sulla via di Damasco. Cash, nella prefazione, racconta la genesi di questa impresa letteraria, condotta tra periodi di ospedalizzazione e abuso di farmaci, in parallelo a un suo personale viaggio spirituale di conversione. Per cui, sì, alla fine L’uomo in bianco ha molto a che vedere con le vicende personale del cantautore. Non vi spaventi il tema: si legge con il piacere e la scorrevolezza di un romanzo. (J.T.)
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Francesco Bracci, Italiani contro l’opera. La ricezione negativa dell’opera italiana in Italia dal dopoguerra a oggi, Marsilio, 320 pp., 28€
Per i melomani controcorrente. Questo interessante lavoro di Francesco Bracci ci porta fuori dal luogo comune che vede nella tradizione operistica una delle espressioni più popolari della musica italiana. La verità che emerge da queste pagine è che, dal secondo dopoguerra a oggi, l’opera lirica appare via via troppo rozza e provinciale per molti musicisti, scrittori e intellettuali, oppure troppo impegnativa per una parte crescente del pubblico. Un punto di osservazione originale e stimolante, utile per nutrire l’intelligenza degli appassionati di opera più curiosi e aperti a un confronto non pregiudiziale. (A.R.)
Charles Barber, Carlos Kleiber. Vita e lettere, il Saggiatore, 456 pp., 38€
Per gli amanti della direzione d’orchestra (e della musica in generale). Carlos Kleiber ha diretto solo 89 concerti e registrato solo 12 dischi. Direttore dal repertorio selezionatissimo, intrattenne una lunga e fitta corrispondenza con il musicologo Charles Barber, autore di queste fitte pagine. Un lavoro dal quale emerge un pregnante ritratto di Kleiber artista e uomo, del suo umorismo giocoso, caustico ed erudito, della sua sete di conoscenza, tracciando un racconto che parte dal difficile rapporto col padre e dagli anni in Sud America, arrivando al grande successo internazionale. (A.R.)
Giovanni Bietti, Il sorriso di Haydn. Viaggio nelle Sinfonie, EDT, 352 pp., 14€
Per i “classici” appassionati. Se 106 sinfonie vi sembrano poche, la seducente attitudine divulgativa di Giovanni Bietti saprà introdurvi nei mille rivoli che caratterizzano le opere sinfoniche di Franz Joseph Haydn. Un viaggio in uno dei più affascinanti monumenti musicali della tradizione classica, preziosi distillati di mestiere e creatività. Questo volume offre il piacere della riscoperta, arricchita dall’immediatezza degli ascolti guidati dalla ricca selezione di brani accessibili tramite QRCode. (A.R.)
Flavio Massarutto, Il jazz dentro. Storia e cultura nel fumetto a ritmo di jazz, Stampa Alternativa, 182 pp., 20€
Analizzando come i fumetti – americani, ma non solo – abbiano raccontato il rapporto tra il jazz e la società, Flavio Massarutto (che già sull’argomento aveva ingolosito i lettori qualche anno fa con il denso Assoli di china) riesce con leggerezza a porre sotto la sua lente di narratore e storico i tanti aspetti – da quello razziale alla difficile rappresentazione dell’identità del musicista – che il jazz e i fumetti (gemelli diversi del Novecento) hanno annodato lungo l’ultimo secolo. Libro intelligente e ricco di spunti, accompagnato da una serie di tavole, alcune originali, che sono una vera delizia per gli occhi e lo spirito. (E.B.)
Crepax a 33 giri, Vololibero, 112 pp., 28€
Sempre in tema di fumetti, ma prima che la sua carriera di fumettista decollasse, un maestro come Guido Crepax fu per un decennio attivissimo – insieme al fratello Franco, scomparso quest’anno e storico direttore generale della Ricordi e della CGD – nell’ideazione di grafiche di copertina per i dischi. Una produzione ricchissima, che va dai primi audiolibri in 45 giri al jazz, dal cantautorato al rock progressivo (la mitica copertina per i Garybaldi) e alla classica. Questo catalogo completo della sua produzione per i dischi è un libro davvero prezioso, una finestra caleidoscopica sulla personalità di Crepax, la sua capacità di dare una personalità precisa all’artwork, di fondere tecniche differenti, di inglobare le fotografie e gli elementi tipografici al disegno. Ricco contorno di interventi, da Altan a Bollani, da Fresu allo stesso Franco Crepax e a sua figlia Valentina. (E.B.)
Andrea Majid Valcarenghi (a cura di), Re Nudo. Antologia di Re Nudo 1970-2020: storia e storie di una rivista, Interno 4 Edizioni, 496 pp., 37€
La storia della rivista Re Nudo e del suo fondatore Andrea Majid Valcarenghi è tra le più affascinanti di tutta l’editoria italiana: nata alla fine del 1970, Re Nudo accompagnò la stagione del “lungo Sessantotto” da una prospettiva originale e unica, mescolando maoismo e controcultura americana, psichedelia e socialismo, il fascino per l’India e le medicine alternative con letteratura (troverete interviste ad Allen Ginsberg e William S. Burroughs) e il dibattito sulla psichiatria, sulla droga… e sulla musica, naturalmente, con l’epopea dei Festival del Proletariato Giovanile, che la rivista promosse da subito a Ballabio, Zerbo, all’Alpe del Viceré fino a Parco Lambro, il più noto, che di quel mondo rappresentò la crisi. Il tutto con uno stile grafico e di comunicazione unico («Abbonati a Re Nudo o uccidiamo questo cane», recita una delle pubblicità più famose). Questa ricca antologia, curata dallo stesso Valcarenghi, frulla tutto insieme questo e altro ancora – anche se probabilmente dedica troppo spazio alla seconda vita della rivista, dal 1996. Non è (solo) una questione di nostalgismi: è proprio il dibattito che sembra sfaldarsi, nel pieno della postmodernità e di tempi meno ideologici, e fallire nel tenere insieme la micoterapia con Adriano Sofri, Osho con Fabrizio De Andrè. In ogni caso, se la seconda parte la capiremo forse tra vent’anni, la prima vale da sola il prezzo. (J.T.)
Carlo Massarini, Dear Mister Fantasy. Fotoracconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile – 1969-1982, Rizzoli, 2020, 480pp., 49€
L’epica raccolta di foto e memorabilia di Carlo Massarini era già comparsa dieci anni fa, ma ora ritorna in edizione extra, con 140 pagine e centinaia di foto in più. È un tomo importante (anche proprio da collocare in libreria) ma mantiene quello che promette: è il «fotoracconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile»; anche che un giovane appassionato di musica di La Spezia si ritrovi insieme ad alcune delle maggiori icone culturali del Novecento. Massarini – per la sua biografia bastino alcuni titoli: Per voi giovani, Popoff, Popster, Mister Fantasy… – c’era, ha conosciuto tutti e fotografato tutti, dai Traffic a Zappa (di cui compare una fantastica intervista), da Leonard Cohen (che suona a Roma, nell’aula magna di Lettere, davanti a graffiti che inneggiano a Mao e al generale Giap) a Springsteen agli Area a Bob Marley ai cantautori… dite un nome e lo troverete ritratto e raccontato. Per i nostalgici della propria giovinezza, e per quelli che vorrebbero averla avuto, quella giovinezza. (J.T.)