In questo 2020 in cui si stanno facendo i conti – definitivamente – con la storia della musica del Novecento se n’è andato, per un cancro, anche Florian Schneider, una delle due menti dietro ai Kraftwerk. Aveva 73 anni, ed era uscito dal gruppo nel 2008 lasciando il brand al collega Ralf Hütter.
Se pure le storie del pop lasciano spesso da parte ciò che non è inglese o americano, è difficile immaginare la musica di oggi senza i Kraftwerk: per ricordare Schneider, abbiamo raccolto 10 brani che della sua musica si sono serviti direttamente, campionandone un pezzo. È stato difficile sceglierli: sono letteralmente centinaia.
«La mia definizione di musica techno? George Clinton e i Kraftwerk insieme nella stessa cabina d’ascensore» - Derrick May
1. Afrika Bambaataa & The Soulsonic Force, “Planet Rock”
“Trans Europe Express”
Il 23 maggio 1977 un treno parte da Düsseldorf, fa tappa a Parigi, poi a Vienna e quindi torna a Düsseldorf, giusto in tempo per incontrare David Bowie e Iggy Pop. Ma non è finita: il 17 aprile 1982 arriva a New York e porta le gelide atmosfere create dai quattro tedeschi ai ragazzi neri del Bronx. Ecco la tempesta perfetta: il campionamento del brano operato da Afrika Bambaataa e i Soulsonic Force dà vita a “Planet Rock”, primo brano hip-hop interamente elettronico nonché successo intergalattico.
2. The Chemical Brothers, “Leave Home"
“Ohm Sweet Ohm”
“Ohm Sweet Ohm” è inclusa in Radio-Activity del 1975, e viene ripresa – tra gli altri – dai Chemical Brothers per “Leave Home”, canzone che nel 1995 aveva il compito di aprire Exit Planet Dust, il loro album d’esordio.
3. “You Can’t Slip”, Sir Mix-A-Lot
“Antenna”
Un altro brano da Radio-Activity, in questo caso usato nel 1992 dal rapper Sir Mix-A-Lot in “You Can’t Slip”.
4. “Good girl / Carrots”, Panda Bear
“Ananas Symphonie”
Nel 1973 esce Ralf & Florian, il terzo lavoro dei Kraftwerk, contenente questo brano usato da Panda Bear degli Animal Collective per “Good girl / Carrots”, inserita in quel capolavoro del 2007 che è Person Pitch.
5. “Get innocuous”, LCD Soundsystem
“The Robots”
Così come l’hip hop deve moltissimo ai Kraftwerk, anche la scena post-dance sul versante più indie e “bianco” si è abbeverata alla loro fonte: “Get Innocuous” – con il suo bel campione di “The Robots” da The Man-Machine (compare intorno a 0:55) – apre Sound of Silver, terzo disco degli LCD Soundsystem, probabilmente il loro lavoro più maturo.
6. Stereolab, “Olv 26”
“Autobahn”
L’intera storia degli Stereolab molto deve ai Kraftwerk (e alla Kosmische Musik in generale). In questo caso “Olv 26”, dallo splendido Emperor Tomato Ketchup del 1996, riprende letteralmente il riff di “Autobahn”. Autostrade tedesche, con un briciolo di French touch.
7. “Pressure Point”, Bomb the Bass
“News”
Ancora da Radio-Activity, fonte d’ispirazione per molti artisti. In questo caso il DJ e produttore Tim Simenon, in arte Bomb the Bass, nel 1989 si affida a “News” per realizzare la sua “Pressure Point”.
8. “Get Real Paid”, Beck
“Home Computer”
“Get Real Paid” è inclusa in Midnite Vultures del 1999, uno degli album più bislacchi di un Beck sulla cresta dell’onda e massicciamente programmato da MTV (anche lei sulla cresta dell’onda). Il campione è da “Home Computer”, da Computer World.
9. “Talk”, Coldplay
“Computer Love”
Altro prestito da Computer World, in questo caso i Coldplay (in versione popstar mondiali) “copiano” il memorabile riff di “Computer Love” per la loro “Talk”. A quanto pare, avrebbero chiesto il permesso a Ralf Hütter, che avrebbe risposto qualcosa tipo «Certo, fate pure, e molte grazie di aver chiesto – non come quel bastardo di Jay-Z» (la colpa potrebbe in realtà essere di Dr. Dre, produttore di "Under Pressure", da Aftermath del 2010, che prende a prestito "Trans-Europe Express" – che non includiamo qui per rispetto a Hütter). Anche se quello dei Coldplay se non è un campionamento in senso stretto, è giusto ricordarlo a beneficio di quel giovinastro a uno degli ultimi concerti italiani dei Kraftwerk, che all’attacco del brano esclamò «Ah ma questa è dei Coldplay».
10. Sottotono, “La vita dei gaggi”
“The Man Machine”
Era ovvio che i Kraftwerk arrivassero anche in Italia, ad esempio in “Più o meno” di Fabri Fibra (da Controcultura del 2010) o – 11 anni prima – in “La vita dei gaggi” dei Sottotono, nel momento in cui l’hip hop italiano stava filtrando definitivamente nel mainstream (due anni dopo questo pezzo i Sottotono saranno a Sanremo).
Bonus: “Sonata per flauto e pianoforte”, Paul Hindemith
“Tour de France”
Come bonus, un brano che ha fatto il percorso inverso: anche nei dischi dei Kraftwerk non mancano pezzi di altra musica precedente. In questo caso, il tema di “Tour de France” è preso da questa Sonata per flauto e pianoforte di Paul Hindemith, del 1936.