Wagner nel motel

A Bayreuth "Das Rheingold" secondo Castorf

Recensione
classica
Bayreuth Festspiele Bayreuth
Richard Wagner
22 Agosto 2014
Nell’austera sala del Festspielhaus di Bayreuth aspettando l’apertura del sipario, si ha l’impressione di sapere già tutto sul contestatissimo “Ring” del bicentenario tanto se n’è detto e scritto. Eppure, la prima puntata della versione Castorf della Tetralogia, allergica a qualsiasi retorica celebrativa e ligia all’ortodossia della trasgressione drammaturgica originale di scuola tedesca, ha più di un aspetto accattivante. La trasposizione della mitologia wagneriana allo squallore suburbano del Golden Motel in un Texas immaginario è certo dissacrante ma catalizza un racconto vitale e avvincente, ricercatissimo nell’apparato iconografico fra cinema (citatissimo), fumetto e l’ostentata volgarità glamour di David La Chapelle. Intrigante è la moltiplicazione degli sguardi – quello convenzionale della scena teatrale e quello dei piani ravvicinati delle riprese live sul grande schermo sul tetto del motel – che arricchiscono di dettagli rivelatori il racconto. Privato dell’aura del mito, il microcosmo del Golden Motel è brutto, sporco e cattivo. Wotan è un gangster vizioso in partouze con Fricka e Freya prima del sesso con la fatalona Erda dietro la porta della stanza dove i giganti “blue collar” con mazze e piedi di porco si massacrano. Nella degradazione generale, Alberich non è affatto il peggiore: la maledizione dell’oro non conosce eccezioni. Sorprendente è anche la coerenza con la visione “orizzontale” di Castorf delle scelte musicali di Petrenko: è raro ascoltare un’esecuzione così rigorosa e parsimoniosa di effetti, eppure raffinatissima nelle insolite scelte che esaltano trame strumentali decisamente inedite. Buono ma senza punte di eccellenza, il cast si fa soprattutto apprezzare per il gioco di squadra. Accoglienza calorosa. Attesa per la seconda puntata.

Note: Produzione del Bayreuther Festspiele 2013. Date rappresentazioni: 27 luglio, 10 e 22 agosto 2014.

Interpreti: Wolfgang Koch (Wotan), Markus Eiche (Donner), Lothar Odinius (Froh), Norbert Ernst (Loge), Claudia Mahnke (Fricka), Elisabet Strid (Freia), Nadine Weissmann (Erda), Oleg Bryjak (Alberich), Burkhard Ulrich (Mime), Wilhelm Schwinghammer (Fasolt), Sorin Coliban (Fafner), Mirella Hagen (Woglinde), Julia Rutigliano (Wellgunde), Okka von der Damerau (Floßhilde)

Regia: Frank Castorf

Scene: Aleksandar Denić

Costumi: Adriana Braga Peretzki

Orchestra: Das Festspielorchester

Direttore: Kirill Petrenko

Luci: Rainer Casper (video: Andreas Deinert e Jens Crull)

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