Una Tosca all'antica

I giovani vincitori dello Sperimentale debuttano in una Tosca d'antiquariato

Recensione
classica
Teatro Lirico Sperimentale "A.Belli" Todi
Giacomo Puccini
04 Ottobre 2013
Lo Sperimentale ci aveva abituato a spettacoli più coraggiosi, ma da qualche anno ha invertito la rotta e allestisce il grande repertorio secondo i criteri dell'opera impresariale, con regia tradizionale, scene di magazzino e interpretazione un po' routinière: la spiegazione sta forse nel fatto che questi spettacoli sono destinati alla Stagione Lirica Regionale dell'Umbria, ma si tratta comunque di n passo indietro e per di più un allestimento polveroso non aiuta nemmeno i giovani cantanti a fare i loro primi passi sul palcoscenico. In uno spettacolo così rétro le scene dipinte di Nicola Benois sono la parte migliore, perché non sono vecchiume polveroso ma autentico antiquariato; naturalmente sono realistiche, ma non riproducono Sant'Andrea della Valle e Castel Sant'Angelo secondo l'estetica della cartolina a colori, semmai in bianco e nero, immergendoli in un'atmosfera opprimente in sintonia con la tragedia che vi si svolge. In queste scene d'epoca la regia di Lucio Gabriele Dolcini non può che essere tradizionale, come la direzione di Carlo Palleschi, che ci dà una Tosca a forti tinte (nonostante l'orchestra un po' esigua: d'altronde le dimensioni dalla buca non consentono di più) e senza tante sottigliezze, ma efficace. Anna Maria Carbonera sta bene in scena e canta con ottime intenzioni ma non è un soprano drammatico: come Floria Tosca sembra fuori ruolo, per ora la immaginiamo più a suo agio in Mimì. Giuseppe Distefano strappa l'applauso con il suo Mario che non manca agli appuntamenti più attesi dal pubblico, a costo di spingere o aprire i suoni più del dovuto. Accanto a questi due recenti vincitori del concorso dello Sperimentale, Daniele Massimi appare più smaliziato e usa con astuzia una voce un po' usurata per tratteggiare uno Scarpia credibile.

Interpreti: Anna Maria Carbpnera, Giuseppe Distefano, Daniele Massimi, Massimiliano Mandozzi, Edoardo Milletti, Jacopo Bianchini, Timothy Jon Sarris, Nicola Di Filippo

Regia: Lucio Gabriele Dolcini

Scene: Nicola Benois

Costumi: N.N.

Orchestra: O.T.Li.S. Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto

Direttore: Carlo Palleschi

Coro: Coro e Coro di Voci Bianche del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto

Maestro Coro: Edorado Zucchetti e Mauro Presazzi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.