Una grande semi-opera

A Madrid "Indian Queen" con una strepitosa regia di Sellars

foto Javier del Real
foto Javier del Real
Recensione
classica
Teatro Real Madrid
05 Novembre 2013
Prima di tutto c'è la musica di Purcell: musica al quadrato. Sì, perché l'articolato intervento registico, in questo allestimento della sua ultima semi-opera, operato da Sellars su libretto, contenuti e personaggi, con l'inserimento e l'aggiunta di songs e diversi anthem dello stesso Purcell, si caratterizza anche come operazione 'musicologica': una sorta di dilatazione di senso, in cui a fare da padrone sono le struggenti atmosfere del mondo armonico e melodico del musicista inglese. Più di tre ore di spettacolo, mirabilmente dirette da Currentzis, con un'orchestra, un coro e una compagnia di canto di pregio, che sono riusciti a tenere avvinto il pubblico fino alla fine. Messe da parte le incongruenze storiche del conflitto tra peruviani e Aztechi, messi da parte i personaggi e la storia del libretto di Dryden e Howard, Sellars fa uscire dal cilindro qualcosa di assolutamente nuovo, che ammicca ad una visione esotica e misteriosa di Purcell, della civiltà e dei rituali del mondo Maya. Il tutto si sposta ai tempi della conquista spagnola, i personaggi diventano divinità, sacerdoti ed eroi Maya, cruenti conquistadores - con soldati in mimetica armati di mitra - donne, appassionate amanti e vittime... Una forte critica all'Hispanidad, mal digerita dai settori più conservatori del pubblico e della critica. Il filo della narrazione si rifà ai temi ed ai contenuti del romanzo della scrittrice nicaraguense Rosario Aguilar, “La niña blanca y los pájaros sin pies”: prospettiva storica al femminile di ciò che avvenne, tra collaborazionismo, perdita di identità e con la nascita di una nuova umanità meticcia. Straniante l'effetto delle belle coreografie di danza contemporanea sulle atmosfere delle musiche di corte. Calorosi e numerosi i consensi del pubblico. Fabio Zannoni

Note: Nueva versione di Peter Sellars, libretto di John Dryden, Canzoni e inni di Henry Purcell, con testi di Katherine Philips, George Herbert e altri. Testi recitati tratti dal romanzo, La niña blanca y los pájaros sin pies, di Rosario Aguilar (Traduzione de Edward Waters Hood) Nuova produzione del Teatro Real, in coproduzione con la Ópera de Perm e la English National Opera

Interpreti: Hunahpu(héroemaya/Dios gemelo): VinceYi - Teculihuatzin, [DoñaLuisa](la reina indígena): Julia Bullock - Don Pedrarias Dávila (capitán general y gobernador de Terra Firma): Markus Brutscher - Doña Isabel (esposa de Don Pedrarias Dávila): Nadine Koutcher - Don Pedro de Alvarado (conquistador): Noah Stewart - Ixbalanqué (héroe maya/Dios gemelo): Christophe Dumaux - Sacerdote maya: Luthando Qave - Leonor (hija de Teculihuatzin y Don Pedro de Alvarado): Maritxell Carrero - Dioses mayas: Paul Singh, Caitlin Scranton, Takemi Kitamura, Burr Johnson - Tecún Umán (jefe maya): Christopher Williams - Leonor (niña): CelinePeña

Regia: Peter Sellars

Scene: Gronk

Costumi: Dunya Ramicova

Coreografo: Christopher Williams

Orchestra: MusicAeterna (Coro y Orquesta de la Ópera de Perm)

Direttore: Teodor Currentzis

Coro: MusicAeterna (Coro y Orquesta de la Ópera de Perm)

Maestro Coro: Vitaly Polonsky

Luci: James F. Ingalls

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