Questo debuttante di mezza età continua a sembrare un ragazzo, le rughe e i capelli bianchi quasi non si notano e anche la sua regia non ha niente di vecchio, di risaputo, di paludato, ma trabocca di trovate che sembrano nascere sul momento, quasi improvvisate. La sua idea è che questa è un’opera comica e bisogna divertirsi, quindi per ogni pezzo chiuso c’è una trovata esilarante, apparentemente strampalata ma sempre ben collegata alla musica: il bisticcio tra le due sorelle diventa un incontro di pugilato in vari round, il marito sospirato da Fidalma si materializza in un macho italico alla Fabrizio Corona, Carolina per presentarsi come una piccina innocente si veste da Cappuccetto Rosso, e così via. Il rischio, non sempre evitato, è trasformare il Matrimonio segreto in una serie di numeri di varietà. Comunque Rossi aveva assicurato di non voler fare nulla di provocatorio e mantiene la promessa, rinunciando anche al prologo e/o epilogo parlato che diceva di voler riservare a se stesso.
I giovani cantanti si fanno tutti valere come attori comici consumati e anche vocalmente sono all’altezza. La piccolissima giapponese Kanae Fujitani è scatenata ma ha anche una voce limpida e sicura. Sono più in stile con la delicatezza cimarosiana Anna Pennisi e Federica Giansanti. Enrico Iviglia e Alessandro Pento sono rispettivamente un tenore leggero e un basso buffo di buona qualità. Omar Montanari, irresistibile come attore e irreprensibile come cantante, la fa da mattatore: d’altronde è il più esperto e aspetta solo di essere scoperto dai maggiori teatri.
Daniel Martinez Gil de Tejada sceglie tempi rapidissimi e tiene ben in pugno orchestra e palcoscenico; qua e là è troppo irruento ma ha molto temperamento e forse Cimarosa gli va nte un po’ stretto.
Interpreti: Kanae Fujitani, Letitia Nicoleta Vitelaru (Carolina); Federica Giansanti, Gaia Matteini (Elisetta); Anna Pennisi, Loriana Castellano (Fidalma), Enrico Iviglia, Gianluca Bocchino (Paolino), Omar Montanari, Giulio Boschetti (Conte Robinson), Alessandro Pento, Tiziano Castro (Geronimo)
Regia: Paolo Rossi
Scene: Andrea Stanisci
Costumi: Francesco Morabito
Orchestra: O.T.Li.S Orchestar del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto
Direttore: Daniel Martìnez Gil de Tejada