Il Teatro Real di Madrid ha scelto per l’inaugurazione della sua stagione la versione del "Boris" in dieci scene (1872 più scena di S. Basilio), ovvero il modo più soddisfacente per presentare il capolavoro di Musorgskij: non va perso nulla e il paradosso della folla prima sottomessa e poi inferocita, con la ripetizione dell’episodio dell’Innocente funziona perfettamente a teatro.
Ma la versione ultra-completa del Boris è un’opera policentrica in cui il dramma psicologico dello zar è inserito in una coralità di spunti, come la riflessione amara sulla storia, lo sguardo impietoso sulle masse e sulla religione, l’indagine del nesso seduzione-potere, il conflitto tra vita pubblica e privata, una varietà che in questo nuovo allestimento si è un po’ persa.
Questo per via dell’ambientazione unica (una struttura sovietica che ben simboleggia l’impenetrabilità del potere che schiaccia tutti, potenti e sudditi, ma che alla lunga opprime anche la musica e le scene domestiche), per la direzione di Haenchen, sicura e incalzante, ma incapace di indugiare nelle sottigliezze psicologiche della partitura (in questo non aiutata dalla scelta dell’orchestrazione così monocorde di Musorskij), e perché né Groissböck (Boris), né la Gertseva (Marina), e in misura minore König (Grigorij) hanno dimostrato, al di là delle buone prestazioni vocali, di possedere quelle magnetiche doti interpretative necessarie a sostenere tali personaggi – da ricordare invece Kotscherga, Margita e Ulyanov, come Varlaam, Šujskij e Pimen.
Pur con qualche eccesso (alla fine c’è anche un’allusione alle Pussy Riot), la regia di Simons è comunque meritevole per l’idea di dinamizzare quest’opera, così spesso allestita in modo ieratico e per la potenza delle scene corali cui ha contribuito l’eccellente coro del teatro.
Interpreti: Boris Godunov: Günther Groissböck
Fëodor: Alexandra Kadurina
Ksenija: Alina Yarovaya
La nutrice: Margarita Nekrasova
Šujskij: Stefan Margita
Ščelkalov: Yuri Nechaev
Pimen: Dmitry Ulyanov
Grigorij: Michael König
Rangoni: Evgeny Nikitin
Varlaam: Anatoli Kotscherga
Misail: John Easterlin
L'innocente: Andrei Popov
Regia: Johan Simons
Scene: Jan Verweyveld
Costumi: Wojciech Dziedzich
Orchestra: Orchestra Sinfonica di Madrid (titolare del Teatro Real)
Direttore: Hartmut Haenchen
Coro: Coro Intermezzo (titolare del Teatro Real)
Maestro Coro: Andrés Máspero