Tutte le donne della Villani
La cantatrice salentina presenta il nuovo disco, con un omaggio a Milesi
Recensione
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Produzione AnimaMundi
Struttura Cantieri teatrali Koreja
Comune Lecce
Regione Puglia
Nella primavera del 2001 il compianto Piero Milesi, allora “maestro concertatore” della Notte della Taranta, scriveva per la voce di Anna Cinzia Villani un pezzo capace di sintetizzare in modo straordinario la sensibilità musicale di un colto e raffinato compositore e la tradizione musicale rude e intensa delle voci salentine. Piero Milesi era affascinato dalla vocalità dell’allora giovanissima cantatrice salentina. Lo colpirono della sua voce la tessitura, il timbro aspro dei contadini del sud, la facilità con cui la Villani era in grado di spingersi negli acuti, di ornare frasi musicali strutturalmente semplici. Per questa ragione, e per la stima che provava nei suoi confronti, le offrì in dono la sua composizione, “Ijo pucane'”.
A distanza di più di dieci anni, Anna Cinzia Villani fa rivivere nel suo nuovo spettacolo musicale [i]Fimmina, mare e focu![/i] (tratto dall’omonimo album), gli effetti di quell’incontro artistico felice, lasciando risuonare su una scena ancora vuota le tre linee vocali (le sue), sapientemente sovraincise dal compositore milanese. È l’omaggio della Villani all’amico e maestro: di lui, già all’epoca, seppe apprezzare il garbo e il gusto con i quali, in qualità di maestro concertatore del festival pugliese, trattò i repertori della terra salentina. Quel modo di lavorare, al tempo stesso raffinato e rispettoso della tradizione, resta negli anni un punto di riferimento per la cantante e ne diviene a sua volta il tratto distintivo.
“Ijo pucane'” è ora la perla che apre [i]Fimmina, mare e focu![/i], il nuovo progetto musicale di Anna Cinzia Villani, prodotto da AnimaMundi con il sostegno di Puglia Sounds. Il 6 maggio il lavoro è stato presentato in prima nazionale negli storici Cantieri musicali Koreja di Lecce con la MarcuranOrchestra. [i]Fimmina, mare e focu![/i] è la prova di maturità dell’artista che dimostra, da una parte, di aver fatto tesoro degli incontri giusti (nell’universo dell’oralità quanto in quello colto) e, dall’altra, di aver seguito un percorso di ricerca musicale e artistica di pregevole spessore, forse ancora ineguagliato tra i protagonisti della riproposta locale.
La “salentinità” resta riconoscibile nell’asciuttezza e nella pulizia degli arrangiamenti curati da Valerio Daniele, nella vocalità inconfondibile della Villani, entrambi autori, ognuno a proprio modo, di un lavoro filologico (sulle melodie e sui testi) certosino e rispettoso delle fonti (qualità troppo spesso attribuita a torto alle produzioni salentine, ma di fatto estremamente rara). Tuttavia [i]Fimmina, mare e focu![/i] è anche, e soprattutto, un progetto esteticamente riuscito e concettualmente denso, capace di travalicare i confini regionali, e di affrancarsi dalle etichette localistiche. Lo spettacolo è un viaggio musicale divertente, intenso e lacerante nelle pieghe della femminilità (la donna, la moglie, l’amante, la madre…), e si tiene insieme in una carica espressiva ora dirompente e sfacciata, ora delicata e dolorosa.
Interpreti: Anna Cinzia Villani, voce, tamburello Annamaria Bagorda, organetto Vito De Lorenzi, batteria etnica, tamburello, percussioni; Valerio Daniele, chitarra acustica, direzione musicale; Giorgio Vendola, contrabbasso; Daniele Girasoli, voce, violino, armonica, marranzano; Giorgio Distante, tromba; Luisa Ruggio, voce recitante.
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