Una serie di imprevisti, tra cui il lutto di Domingo per la morte della sorella, ha dato origine all’insolito programma con cui si è chiusa la stagione a Madrid. La serata si è aperta con Goyescas diretta, dopo il forfait di Domingo, dal bravo Guillermo García Calvo e data in forma di concerto, forse per risparmiare a un regista la fatica di cavare un senso teatrale da un’opera così priva di interesse drammatico. Tra i cantanti si è fatta notare Maria Bayo per aver impresso alla sua parte un’espressività verista, mettendo così ancor più in luce il carattere sconclusionato della partitura che inscena una storia d’accoltellamenti e gelosie su un innocuo accompagnamento di musiche da salotto. Dopo questo soporifero preludio, l’irruzione di Domingo è stata una boccata d’aria fresca, presentando al pubblico un’aria dallo Chénier, una dal Macbeth e il duetto Germont-Violetta con la bravissima Maite Alberola. Bruno Praticò e Luis Cansino, hanno cantato tra un’aria e l’altra di Domingo, il quale voleva forse dimostrare agli scettici che la sua voce non è così diversa da quella di altri baritoni. E in effetti non si saprebbe attribuire se non all’invidia quel vezzo di criticarne le esibizioni per partito preso: Domingo era un tenore che suppliva ai limiti negli acuti con tecnica e temperamento, che sono rimasti tali ancora oggi a testimoniare quel che significa dar vita a un personaggio e cantare l’opera. E il pubblico lo percepisce benissimo, con un entusiasmo che va al di là del culto per il divo. Non resta spazio per Gianni Schicchi, dominato in scena da Lucio Gallo e Elena Zilio e diretto risolutamente da Giuliano Carella, né per la regia di Allen, molto efficace nonostante alcune licenze e cliché.
Interpreti: Granados: “Goyescas”: María Bayo, Ana Ibarra, Andeka Gorrotxategi, César San Martín.
Concerto con Plácido Domingo, Maite Alberola, Luis Cansino y Bruno Praticò. Puccini: “Gianni Schicchi”: Lucio Gallo, Maite Alberola, Elena Zilio, Albert Casals, Vicente Ombuena, Bruno Praticò, Eliana Bayón, Luis Cansino, María José Suárez, Francisco Santiago, Tomeu Bibiloni, Francisco Crespo, Valeriano Lanchas.
Regia: Woody Allen
Direttore: Guillermo García Calvo-Giuliano Carella
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