Tosca si butta subito
Mehta sul podio a Valencia
Recensione
classica
Al Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia, il quarto Festival del Mediterrani dal titolo ‘Amor és llibertat’ apre con una nuova produzione di "Tosca" co-prodotta con Fondazione Festival Pucciniano, Torre del Lago Puccini, Opéra de Monte-Carlo e Teatro Regio di Torino. La regia di Jean-Louis Grinda da il segno, sin dall’ouverture: lo stesso video del finale di "Tosca" che precipita nel vuoto accompagna le note d’apertura facendo ‘riscoprire’ la drammaticità di quella musica con una forza inaspettata, sottolineata da Zubin Metha che ne fa un esplosivo grido di dolore.
Ma tutta l’opera sarà una scoperta musicale sempre in perfetto equilibrio tra la melodia della cantabilità italiana e l’impeto di rottura nella musica d’inizio ‘900, assecondato con brillante precisione dell’ormai ottima Orquestra de la Comunitat Valenciana: archi morbidi che vanno dritti al cuore, percussioni martellanti ed ottoni luminosi. Del pari ottima la prestazione del tandem di cori: Cor de la Generalitat Valenciana e Escolania de la Mare de Déu dels Desemparats. Le scene d’Isabelle Partiot-Pieri passano da una chiesa di S. Andrea della Valle di sapore bottiano ad un Palazzo Farnese con un bancone di marmo bianco da macelleria (la macelleria della sala di tortura?), e Cavaradossi dipinge una madonna… rinascimentale!
Parata di stelle nel cast che va dall’eccellente interpretazione drammatica d’Oksana Dyka (Tosca) un po’ goffa nel vestito empire rosso fuoco, che si impiglia nel tacco a stiletto, al toccante Cavaradossi di Marcelo Álvarez passando per un ispirato Bryn Terfel, Scarpia da manuale.
Successo prevedibile con pubblico delirante. Teatro esaurito nonostante Barcellona-Manchester Utd in contemporanea, e Mehta annuncia il risultato interrompendo l'applauso finale...
Interpreti: Tosca Oksana Dyka Cavaradossi Marcelo Álvarez Jorge de León (13) Scarpia Bryn Terfel Angelotti Mika Kares Spoletta Emilio Sánchez Sacristán Fabio Previati Sciarrone Aldo Heo Carcelero Gianluca Buratto
Regia: Jean-Louis Grinda
Scene: Isabelle Partiot-Pieri
Costumi: Christian Gasc
Orchestra: Orquestra de la Comunitat Valenciana
Direttore: Zubin Mehta
Coro: Cor de la Generalitat Valenciana - Escolania de la Mare de Déu dels Desemparats
Maestro Coro: Francesc Perales - Luis Garrido
Luci: Roberto Venturi
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