Sospiri d'amore e soffi cosmici
A Lione l'ensemble Musica Nova intreccia polifonie di Machaut e Daniele Ghisi
Recensione
classica
Nel suo ricco cartellone, la Biennale Musiques en Scène di Lione ha presentato, in prima mondiale, un progetto, intitolato "Chant des Sphères", nel quale dialogavano insieme musiche scritte a più di sei secoli di distanza: i sei movimenti della Messe de Notre-Dame di Guillaume de Machaut si intrecciavano infatti con quattro sezioni per coro e elettronica appositamente scritte da Daniele Ghisi (col titolo "Nostre"). Quattro episodi indipendenti dalla messa di Machaut, ma basati su testi di rondeaux profani dello stesso Machaut ("Se vos courrous me dure longuement"; "Se li espoirs, que maint en moy, ne ment"; "Se par amours n’amiez autrui ne moy"; "Douce Dame, tant com vivray"), frutto di un lungo lavoro a contatto con l'ensemble vocale Musica Nova che li ha eseguiti. Il compositore bergamasco ha voluto creare un contrappunto tra i testi sacri e quelli amorosi, con una scrittura corale trasparente, assai distante dalle complessità polifoniche di quella di Machaut, e anche priva particolari effetti vocali, e con una parte elettronica molto pervasiva, che emergeva da lontano come una sorta di terzo coro, rispetto all'alternanza delle sezioni corali, imponendosi talvolta con dei veri e propri "assoli" elettronici. Questo intreccio di mondi sonori, dove le antiche isoritmie di Machaut trascoloravano in echi impalpabili, lenti glissati, gocciolamenti, sibili, fischi, saturazioni ed evaporazioni, creava un'atmosfera magica, piena di risonanze, siderale. La suggestione era accentuata dalla spazializzazione frontale, che sembrava una prosecuzione dello stesso ensemble corale, da un delicato gioco di luci, dalla raffinata esecuzione dell'ensemble lionese (che già ha inciso per Aeon la messa di Machaut), diretto da Lucien Kandel (per Machaut) e da Marie-Claude Vallin (per Ghisi).
Coro: Ensemble Musica Nova
Maestro Coro: Lucien Kandel, Marie-Claude Vallin
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista
classica
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento