Sognando Britten

Nuova edizione a Roma dopo tredici anni: quanto bisognerà aspettare Grimes e Budd?

Recensione
classica
Teatro dell'Opera di Roma Roma
Benjamin Britten
19 Giugno 2012
Questo Midsummer Night's Dream si svolge per intero nella sala di un museo, dove all'inizio dell'opera sponsor e autorità inaugurano una "installazione" d'arte moderna, una grande e misteriosa scala in stile "rovina rinascimentale": sembra di capire che questa scala abbia qualcosa di magico e generi il mondo delle fate in cui tutti i personaggi sono poi coinvolti. La scenografia non ha nulla di speciale, anzi è bruttina: ma poco importa la cornice, perché Paul Curran fa nascere lo spettacolo interamente dalla recitazione, secondo la migliore tradizione inglese, facendo un ottimo lavoro con i cantanti, di cui cura ogni movimento fino ad ottenere la più totale naturalezza. Ma non ci sono idee memorabili. È difficile mettere insieme un cast come questo, con ben diciannove interpreti in scena, uno più bravo dell'altro, senza un solo punto debole: devono essere stati accuratamente scelti uno per uno, valutandone le doti sia di cantanti che di attori. E tutti con "le phisique du rôle". Non potendo nominarli tutti e diciannove, ci si deve limitare a una piccola scelta personale: Lawrence Zazzo e Claudia Boyle (il re e la regina delle fate), Elli Dehn (Helena), Natasha Petrinski (Hippolyta), Phillip Addis (Demetrius) e le quattro soliste del Coro di voci Bianche dell'Opera (i quattro folletti). James Conlon tiene saldamente le redini del palcoscenico anche nei momenti di maggior affollamento e ottiene una prova eccellente dall'orchestra. È una direzione precisa, chiara ed energica, quando necessario anche ironica e divertente, ma non molto sensibile all'aspetto fantastico, notturno, erotico. La sera della prima il teatro, fin dall'inizio non pienissimo, si è andato svuotando durante le tre ore e mezza di spettacolo, ma i superstiti hanno ringraziato con calore gli interpreti.

Note: nuovo allestimento

Interpreti: Lawrence Zazzo, Claudia Boyle, Michael Batten, Peter Savidge, Natascha Petrinski, Shawn Mathey, Phillip Addis, Tamara Gura, Ellie Dehn, Peter Rose, Peter Strummer, Anthony Dean Griffey, Filippo Bettoschi, Saverio Fiore, George Humphreys, Marta Pacifici, Benedetta Malvagna, Maria Elena Pepi, Camilla Malpicci

Regia: Paul Curran

Scene: Kevin Knight

Costumi: Kevin Knight

Corpo di Ballo: Allievi della Scuola di Ballo del Teatro dell'Opera

Orchestra: Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma

Direttore: James Conlon

Coro: Coro di Voci Bianche del Teatro dell'Opera di Roma

Maestro Coro: José Maria Sciutto

Luci: David Martin Jacques

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