Rigoletto senza la gobba

Debutta al Petruzzelli il nuovo spettacolo con la regia di Krief

Recensione
classica
Teatro Petruzzelli Bari
Giuseppe Verdi
31 Maggio 2013
Il nuovo corso del Petruzzelli – l’opera spiegata agli studenti delle scuole medie e superiori, gli spettacoli in diretta streaming sul sito del nuovo partner Telecom Italia – è cominciato con il “Rigoletto” che ha appena debuttato con la regia di Denis Krief e un cast di giovani under trenta selezionati attraverso una serie di audizioni a ruolo. Non è stato dunque un caso. Nonostante le remore del regista a lavorare con i giovani (“non vorrei che mi si chiedesse di dar loro lezioni di teatro”, aveva detto), questo spettacolo è pensato innanzi tutto per loro, giacché il pubblico più tradizionalista dell’opera ha reagito con molte perplessità. E invece lo spettacolo funziona, e anche molto bene. Del palazzo ducale si vede una squallida toilette, gli ambienti sono cubi grigi come le periferie più anonime, il duca è un giovane viziato e abituato a certi giochetti ricattatori di sesso e potere, Rigoletto è un elegante signore senza la gobba, Gilda una ragazza che sognando l’amore si ritrova poco dopo dinanzi al padre, sopravvissuta alla violenza del branco. Non è fantascienza, è ciò che resterebbe oggi del libretto di Piave, e per il quale Verdi ha scritto una musica che per fortuna sempre resisterà. Carlo Rizzari addirittura la nobilita, chiedendo all’orchestra tutte le tinte del piano e del pianissimo scritte nella partitura e, contemporaneamente, non lesinando negli affondi. La voce di Stefano Antonucci, rotonda, chiarissima, profonda, ha guidato un cast comunque ragguardevole, e che si sdoppia nelle tante repliche previste.

Note: Produzione Fondazione Petruzzelli, nuovo allestimento. Repliche sino al 10 giugno

Interpreti: Fabrizio Paesano (Il Duca di Mantova), Stefano Antonucci (Rigoletto), Mariangela Sicilia (Gilda), Emanuele Cordaro (Sparafucile), Marianna Vinci (Maddalena), Olga Podgornaya (Giovanna), Gianfranco Cappelluti (Conte di Monterone), Antonio Muserra (Marullo), Raffaele Pastore (Matteo Borsa), Rocco Cavalluzzi (Conte di Ceprano), Teresa Caricola (Contessa di Ceprano), Carlo Provenzano (Usciere), Caterina Daniele (Paggio)

Regia: Denis Krief

Scene: Denis Krief

Costumi: Denis Krief

Orchestra: Orchestra della Fondazione Petruzzelli

Direttore: Carlo Rizzari

Coro: Coro della Fondazione Petruzzelli

Maestro Coro: Franco Sebastiani

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.