Reggio Emilia in coda per l'energia di Abbado
Tutto esaurito per il concerto con Yuja Wang
Recensione
classica
Accolto da un “tutto esaurito” annunciato anche dalle code alla biglietteria del pomeriggio, Claudio Abbado è stato protagonista di un prezioso appuntamento al teatro Valli di Reggio Emilia, seconda tappa dopo Ferrara di una indagine che ha accostato in questo programma la musica di Rachmaninov a quella di Beethoven. Due differenti universi che il direttore ha restituito, seppure nella naturale diversità degli approcci, attraverso un ormai caratteristico processo di pulizia retorica, già rintracciabile nelle prime battute del secondo concerto per pianoforte e orchestra del compositore russo, in particolare nei gesti melodici tesi e compatti degli archi della “sua” MCO. Un confronto, quello con questa pagina, che Abbado ha condiviso con Yuja Wang, affermata ventiduenne pianista cinese che ha goduto di un significativo spazio nel dialogo con l’orchestra, assecondando la lettura del maestro con una originale presenza tecnica e interpretativa. Ma la personalità di questa giovane artista è parsa emergere a pieno soprattutto nella successiva “Rapsodia sopra un tema di Paganini”, dove la solida freschezza che segna il suo pianismo ha trovato uno spazio naturale tra le pieghe ironiche e brillanti di questa pagina che ha entusiasmato un pubblico ricambiato dalla Wang con la funambolica versione di Arcadi Volodos della “Marcia turca” di Mozart. Nella seconda parte Abbado ha regalato finezze assolute attraverso i passaggi dinamici e gli equilibri timbrici con i quali ha cesellato l’Ottava Sinfonia beethoveniana, guidando con la disarmante naturalezza del suo gesto la consolidata personalità di questa orchestra nella scoperta di accenti e rimandi di un Beethoven sempre originale. Una composta e contagiosa energia artistica che è esplosa alla fine nell’entusiasmo del pubblico.
Note: Foto Anceschi
Interpreti: Yuja Wang - pianoforte
Orchestra: Mahler Chamber Orchestra
Direttore: Claudio Abbado
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