Planando sopra la bossa

È partito dalla Toscana il tour europeo di Caetano Veloso

foto m.b.
foto m.b.
Recensione
world
Eventi Music Pool - Sesto d'Estate Sesto Fiorentino
29 Giugno 2010
Sesto Fiorentino, Parco di Villa Solaria, ore 21.45. L’inizio del concerto è d’impatto: Veloso sale sul palco con i tre della Banda Cê e intona "A voz do morto", aggiornata e corretta rispetto alla versione fine anni Sessanta interpretata insieme agli Os Mutantes. Dal secondo brano, "Sem Cais" (senza confini), le origini del movimento tropicalista lasciano però il passo alle atmosfere asciutte e rockeggianti di "Zii e Zie", l’ultimo disco. L’album, che prosegue sulle rotte del precedente "Cê", dal vivo conquista il pubblico più curioso con canzoni come "Por Quem?", "Lobao Tem Razao", "A Cor Amarela". Appaiono meno coinvolti coloro che forse si aspettavano un Veloso “classico”, e per i quali gli episodi più godibili del concerto arrivano con le note di "Menina da Rio", "Maria Bethania" e "Forca Estranha", che montano un entusiasmo ballato e cantato in coro quasi parola per parola. Eppure i momenti più intensi si avvertono proprio in alcune delle ultime composizioni del cantautore brasiliano. In particolare quando il chitarrista Pedro Sa attacca con il riff di "Perdeu", che la sezione ritmica di Ricardo Diaz Gomes e Marcello Callado contribuisce a rendere corposa, e su cui la voce di Caetano Veloso si innesta in maniera perfetta e sensuale. Succede ancor più in "Base de Guantanamo": l’apice del concerto. Qui la musica si fa tesa ed essenziale per raccontare l’attualità pulsante e indignata sul campo di prigionia cubano, e che trova in questa sorta di bossa-rock una originale virata espressiva. Il deltaplano posizionato al centro del palco, grazie ai filmati che scorrono alle spalle dei musicisti, dà per tutta la performance un senso piacevole di libertà. Una libertà che richiama quella stilistica di Veloso, artista che a quasi settant’anni riesce ancora a mettersi in gioco e a “planare” consapevolmente sui confini tra i generi musicali.

Interpreti: Caetano Veloso, voce e chitarra. Pedro Sa, chitarra; Ricardo Diaz Gomes, basso; Marcello Callado, batteria.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

world

Racconto dal Premio Parodi 2024, sempre meno "world music" ma sempre più riconoscibile

world

Il progetto Flamenco Criollo ha inaugurato con successo il Festival Aperto 2024

world

Il trio di Afridi Bharti al Teatro Sociale di Gualtieri