Peter Grimes del centenario

Roma: Il capolavoro di Britten apre Santa Cecilia

(foto Musacchio & Ianniello)
(foto Musacchio & Ianniello)
Recensione
classica
Accademia di Santa Cecilia Roma
Benjamin Britten
26 Ottobre 2013
In Italia il centenario di Britten è stato quasi fagocitato dal bicentenario di Verdi e Wagner e si è ridotto ad alcune rappresentazioni di sue opere di piccole dimensioni, con l'unica eccezione di questo Peter Grimes, eseguito però in forma di concerto. Si può essere favorevoli o meno (chi scrive è favorevole) a questo tipo d'esecuzione ma è indubitabile che sia un modo per mettere alla prova un'opera, perché ne porta allo scoperto le eventuali debolezze, anche le minime. Era facile prevedere che il Peter Grimes avrebbe superato la prova. Però - è una mia opinione - si è rafforzato il dubbio su alcune parti del primo atto: il bozzetto della vita del villaggio e gli sketches sui suoi abitanti moralisti e ipocriti, ognuno con il suo vizio nascosto, che si tratti del laudano o del gin o del denaro o delle donnine allegre, è funzionale a evidenziare il contrasto con Peter, isolato e maledetto, ma è piuttosto debole in sé e certamente non all'altezza della forte e serrata progressione drammatica del resto dell'opera, che procede inesorabilmente dal processo a Peter nella prima scena alla sua tragica fine. Anche la linea interpretativa di Pappano, privilegiando toni drammatici e anche melodrammatici, ha accentuato l'estraneità di quei momenti minutamente realistici e "comici". Prevedibilmente Pappano ha fatto faville e ha dato il meglio di sé nelle pagine di grande potenza orchestrale, come i sei Interludi, mentre è sembrato meno interessato alla delicatezza e alla sottigliezza di altri momenti. Da Gregory Kunde - che, memore delle proprie origini di belcantista, è sembrato troppo attento alla bellezza del timbro, all'omogeneità dell'emissione, al controllo del fiato: tutte cose qui superflue se non controproducenti - avremmo desiderato un Peter scavato più a fondo, più introverso, tormentato, angosciato. Bene il resto del folto cast, formato in gran parte da eccellenti caratteristi britannici, specializzati nei rispettivi personaggi.

Interpreti: Gregory Kunde, Sally Matthews, Alan Opie, Susan Bickley, Elena Xanthoudakis, Simona Mihai, Michael Colvin, Matthew Best, Felicity Palmer, Harry Nicoll, Roderick Williams, Darren Jeffrey, Gabriella Martellacci, Marco Santarelli

Orchestra: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Direttore: Antonio Pappano

Coro: Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Maestro Coro: Ciro Visco

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