Patti Smith e Firenze, 30 anni dopo

L'antidiva incanta i fans con un live di puro rock che strizza l’occhio a Dante

Foto di Marco Borrelli
Foto di Marco Borrelli
Recensione
pop
Comune di Firenze Firenze
10 Settembre 2009
«Ciao Firenze, ciao Dante, ciao Patti!». L’evento “I was in Florence”, che ha visto Patti Smith per ben quattro giorni vivere il centro storico della città suonando la sua chitarra e declamando poesie come una qualsiasi artista di strada, si è concluso con l’atteso concerto in Piazza Santa Croce. E a 30 anni dallo storico live fiorentino del 10 settembre 1979, la Smith è salita sul palco con una grinta che avrebbe fatto invidia a chiunque. Ore 21.40, grande inizio sulle note di "Frederick". La voce limpida e potente taglia con sicurezza gli arrangiamenti imbastiti da Lenny Kaye e Tom Verlaine alle chitarre, Tony Shanahan al basso e Jay Dee Daugherty alla batteria, tutti in forma smagliante. Il concerto prosegue con un’intensità strabordante, da pelle d'oca, tra i brani di "Horses", declamazioni improvvisate in stile beat e i classici della discografia della cantante. "Free Money", "Dancing Barefoot", "Ghost dance", "People have the power", "Because the night" fanno infiammare il pubblico, che la Smith accompagna verso il finale con incandescenti versioni di "Gloria", "Rock’n’roll nigger" e "My generation", per quasi tre ore di concerto, considerando i bis. Ma Patti Smith si concede totalmente, senza pensarci troppo, e prosegue nel suo happening prendendo in mano una chitarra per strapparle le corde. Inneggia alla libertà, saluta la statua di Dante, si pronuncia contro tutte le guerre, dichiara che il potere è nel popolo e il futuro è adesso. Forse non è proprio così, ma piace sentir parlare di ideali con uno slancio rock d’altri tempi che potrebbe far sembrare possibile qualsiasi cosa. Ore 23.20. A concerto finito, l’imperativo della sacerdotessa è sottinteso: andate in Pace! E forse Firenze da oggi è un po’ più rock.

Interpreti: Patti Smith - voce e chitarra Lenny Kaye - chitarre Tom Verlaine - chitarre Tony Shanahan - basso J. Dee Daugherty – batteria

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