Pagliacci in un manicomio criminale
Debutta al Petruzzelli l'opera di Leoncavallo con la regia di Marco Bellocchio
Recensione
classica
Dopo aver confessato che la lirica è per lui un “nobile dilettantismo” e che “Pagliacci” potrebbe essere la recita degli ospiti di un manicomio criminale perché in fondo Canio è un folle e un violento oltre misura, Marco Bellocchio ha spiazzato il pubblico del Petruzzelli di Bari regalando una regia apparentemente lontana dall’opera che tutti conosciamo. Salvo poi essere spiazzato a sua volta dagli stessi spettatori che hanno applaudito con convinzione lo spettacolo. In molti s’attendevano i fischi, soprattutto dopo l’inaspettato finale in stile teatro nel teatro: quando Tonio annuncia che la commedia è finita, Nedda e Silvio si alzano ed escono di scena insieme a Canio e al coro. Invece son piovuti gli applausi. Pur con pochi mezzi (quattro telecamere piazzate nelle celle dei protagonisti), Bellocchio ha provato ugualmente a realizzare il film da quest’opera che resta il suo sogno nel cassetto: i primi piani sui volti del protagonisti mentre si preparano alla recita sulle note dell’Intermezzo è una di quelle sequenze da storia del cinema. La musica di Leoncavallo si presta meravigliosamente al gioco. Carignani e l’orchestra del Petruzzelli la eseguono benissimo, senza tralasciare il minimo dettaglio strumentale. La compagnia di canto (Maria Katzarava, Stuart Neill, Alberto Gazale, Francesco Marsiglia, Dario Solari) è una delle migliori ascoltate nella storia del Petruzzelli ricostruito, non solo per le qualità individuali (anche sceniche) di ciascuno che sono notevolissime, ma pure per l’equilibrio sonoro complessivo. Fondamentale l’apporto del coro del Petruzzelli che si conferma una realtà molto solida e sempre in crescita. Al coro degli adulti si sono aggiunte le voci di giovanissimi del coro “all’Ottava”, la cui presenza ha stemperato la sordida atmosfera del carcere.
Note: Produzione della Fondazione Petruzzelli; repliche sino al 29 maggio
Interpreti: Maria Katzarava (Nedda), Stuart Neill (Canio), Alberto Gazale (Tonio), Francesco Marsiglia (Peppe), Dario Solari (Silvio)
Regia: Marco Bellocchio
Scene: Gianni Carluccio
Costumi: Daria Calvelli
Orchestra: Orchestra del Teatro Petruzzelli
Direttore: Paolo Carignani
Coro: Coro del Teatro Petruzzelli; Coro di voci bianche "all'Ottava"
Maestro Coro: Franco Sebastiani; Emanuela Aymone
Luci: Gianni Carluccio
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Un memorabile recital all’Accademia di Santa Cecilia, con Donald Sulzen al pianoforte