Oltre le isole
Fresu e Di Bonaventura spingono il loro jazz verso la tradizione della Corsica
Recensione
jazz
Frutto di un incontro avvenuto cinque anni fa in Corsica, il programma presentato al Roma Jazz Festival da Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e dall'ensemble vocale corso A Filetta faceva riferimento al cd pubblicato quest'anno da Ecm col titolo di [i]Mistico Mediterraneo[/i], ma l'evento dal vivo ha regalato emozioni ancor più grandi al pubblico dell'Auditorium, grazie alla suggestiva materialità degli strumenti suonati da Fresu e Di Bonaventura che si è andata a integrare con i suoni arcaici delle voci maschili. Nel flicorno del musicista sardo e nel bandoneon del marchigiano c'era il sapore di quelle terre che si affacciano sul Mediterraneo, sullo stesso mare che non solo circonda la Corsica ma anche bagna tante altre sponde, da dove provengono molteplici tradizioni musicali, sapori sonori che si sono qui fusi in un risultato artistico originale e coinvolgente. Grande sperimentatore di effetti elettronici, Fresu continua a stupire nel trasformare soprattutto il suo flicorno in un organo di chiesa o in una specie di chitarra elettrica, sempre in perfetta sintonia spirituale con le musiche composte dallo stesso bravissimo Di Bonaventura o da Jean-Claude Acquaviva, una delle voci dell'ensemble. Ma hanno affascinato il pubblico anche brani come il bellissimo "Le lac", di quel Bruno Coulais meglio conosciuto come l'autore delle musiche del film [i]Les Choristes[/i]. E come ha detto lo stesso Fresu, «questa non è musica jazz, né classica, né etnica, né altro... È solo - si spera - buona musica». Sbagliato: è ottima musica.
Interpreti: Paolo Fresu, flicorno-tromba Daniele Di Bonaventura, bandoneon Ensemble vocale A Filetta
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