Nozze barocche a Roma

Rivive La Sfera Armoniosa di Paolo Quagliati, illustre musicista della Roma del Seicento

Recensione
classica
Accademia di San Luca Roma
09 Novembre 2013
Roma, 1622: si celebrano le nozze tra Niccolò Ludovisi, nipote del papa, e Isabella Gesualdo, ultima erede di una grande casata napoletana. L'evento ha ovviamente grande risonanza e per celebrarlo Paolo Quagliati scrive una raccolta di madrigali, arie e villanelle per uno, due e quattro soprani, talvolta con violino concertante, più basso continuo. I primi quattro pezzi e l'ultimo sono su testi talmente encomiastici da giungere, sfidando il ridicolo, a paragonare a Marte e Venere i due sposi di appena dodici e undici anni! Eppure la musica riesce a non essere pomposa e retorica ma garbata ed elegante. La parte migliore della raccolta è però quella centrale, su testi meno adulatori, che parlano delle gioie e delle pene d'amore. Qui Quagliati dipinge efficacemente gli "affetti", pur con un semplice stile diatonico, lontano quindi dai tormentati madrigali di nonno Carlo Gesualdo da Venosa, di cui la sposa era appunto la nipotina. D'altronde alle nozze di quei due bambini si confacevano la levità e la serenità, non la drammaticità. In generale le scelte stilistiche di Quagliati sono prudenti e conservatrici e guardano da una parte alla monodia, che dal recitar cantando si è ormai evoluta in scorrevole e delicata melodia, e dall'altro al contrappunto di ascendenza palestriniana. Non è un genio paragonabile a Monteverdi e Gesualdo ma è un musicista rispettabilissimo e un eccellente rappresentante di una tendenza molto presente nel barocco musicale romano, che ricercava semplicità, eleganza ed equilibrio e avrebbe trovato il suo massimo esponente in Corelli. Assai ben curata l'esecuzione da parte di quattro voci giovani, fresche ed educate e di quattro strumentisti più esperti, sotto l'attenta direzione di Lorenzo Tozzi, che sedeva al cembalo. Chiesa gremita e applausi convinti. Chi non c'era potrà ascoltare La Sfera Armoniosa in cd, tra qualche mese.

Note: in collaborazione con l'Accademia Nazionale di San Luca, l'Associazione Romabarocca e la Camerata del Titano

Interpreti: Beatrice Palumbo, Maria Ramazzotto, Monica Sarti, Myoung Joo, soprano; Ewa Agustynowicz, violino; Margherita Galasso, viola da gamba; Fabrizio Carta, tiorba; Lorenzo Tozzi, cembalo

Direttore: Lorenzo Tozzi

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