Norma "africana"
Venezia: Kara Walker allestisce uno spettacolo di grande fascino visivo
Recensione
classica
Nato come progetto speciale in collaborazione con la Biennale Arte (come era avvenuto per la Butterfly di Mariko Mori), questo nuovo allestimento di Norma è stato affidato all’artista africano-americana Kara Walker, da sempre attentissima alle tematiche che riguardano il genere, la razza, la violenza e l’identità.
Il rapporto di dominio, controverso e tormentato, che caratterizza la storia del capolavoro di Bellini, è certamente un tema che la Walker poteva declinare con uno sguardo di grande originalità, contemporaneo e "altro".
Ne esce invece solo uno spettacolo di grande fascino visivo, di sapore africano, giocato su colori netti e su un fondale che riprende il tipico segno a stencil dell’artista. I costumi richiamano apertamente (e un po’ didascalicamente, nonostante qualche tocco ironico) un immaginario colonialista, con il coro diviso tra guerrieri in vestito lungo rosso e sacerdotesse in bianco egizio, quasi da Aida.
Tutto molto intrigante, ma a mancare è un’idea di regia: costretti a una certa bidimensionalità d’azione (teoricamente in linea con il lavoro della Walker), i cantanti si muovono poco e quando lo fanno, lo fanno senza un disegno efficace, talvolta anche indulgendo in gesti non troppo fluidi. Gaetano d’Espinosa dirige l’orchestra senza badare troppo alle sfumature, nel cast convincono più l’Adalgisa di una eccellente Veronica Simeoni e il Pollione di Gregory Kunde che non la Norma di Carmela Remigio.
Uno spettacolo che potrebbe piacere al grande pubblico, che la platea della prima applaude, ma gli appassionati si preparino a storcere un po’ il naso.
Interpreti: Pollione | Gregory Kunde Oroveso | Dmitry Beloselskiy Norma | Carmela Remigio (20, 24, 27, 30/05) / Maria Billeri (3, 6/6) Adalgisa | Veronica Simeoni (20, 24, 27/5) / Roxana Constantinescu (30/5 - 3, 6/6) Clotilde | Anna Bordignon Flavio | Emanuele Giannino
Regia: Kara Walker
Scene: Kara Walker
Costumi: Kara Walker
Direttore: Gaetano d’Espinosa
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