Nada più di Nada, per ricordare Ciampi
A Livorno, il cantautore è stato omaggiato anche con i ritmi del reggae e del rock
Recensione
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La serata inizia con un tributo a Matteo Salvatore e con la bellissima "Non c’è più l’America", eseguite per il progetto di Antonio Castiello, "La polvere si alza". Poi le band premiate per le migliori cover, Underfloor e Working Vibes, questi ultimi con una scoppiettante versione reggae di "Te lo faccio vedere chi sono io". Occhi e orecchie puntate su John De Leo, con l’accattivante performance che ha messo in relazione le invenzioni vocali dell’ex-Quintorigo, la chitarra ritmica e rumorosa di Fabrizio Tarroni e le immagini realizzate in tempo reale dal bravissimo Massimo Ottoni. Una colonna sonora polifonica e da urlo per uno dei più notevoli virtuosi di corde vocali e loop-station. Velo pietoso invece sulle esibizioni dell’ex-Cream Jack Bruce (Premio alla carriera), Rossella Seno (Premio speciale) e Gina (Migliore debutto discografico). I tre sul palco non convincono, da una parte per le carenze tecniche, dall’altra per la mancanza di spessore artistico del materiale proposto. Piace per la forza trascinante di "Sangue" la giovane cantautrice romana Sara Rados, già rivelazione del contest Scalo 76 e vincitrice del Ciampi di quest’anno. Ma alla fine è Nada a fare la differenza, portando sul palco del Teatro Goldoni quel generoso gusto per l’eccesso che ha sempre contraddistinto il suo amico Piero, il livornese. E malgrado l’uso delle basi, Nada riesce a liberarsi di qualsiasi freno e donarsi al suo pubblico in una versione di "Sul porto di Livorno" da pelle d’oca. La lunga kermesse presentata dal giornalista Ernesto De Pascale si conclude con Daniele Silvestri, particolarmente a suo agio sul palco, in una manciata di canzoni che ha chiuso in bellezza una serata con momenti di grande qualità e qualche “inciampo”.
Note: Venerdì 28 novembre 2008, dalle 20.45
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