Muti ricorda Vitale
A Ravenna Riccardo Muti rende omaggio al suo maestro, Vincenzo Vitale, con la Filarmonica della Scala e il pianista Paolo Restani. Serata calda e affettuosa nel nome di un grande didatta della nostra epoca che lascia in eredità un modello di intendere la musica.
Recensione
classica
A Ravenna Festival, Riccardo Muti ha reso omaggio al suo maestro Vincenzo Vitale, dirigendo la Filarmonica della Scala nell'ultima Sinfonia in re maggiore "London" di Haydn e in una vivida lettura della "Quinta Sinfonia" di Dvorák, pagina assai ispirata che meriterebbe maggior circolazione nel repertorio. Al centro della serata l'omaggio vero e proprio a Vitale, affidato a un autore, Liszt, da lui molto amato e insegnato, e costituito dal "Secondo Concerto" in la maggiore suonato da Paolo Restani. Il quale del magistero didattico di Vitale è un frutto tardo, forse più ideale che reale, ma pur sempre illuminante (e per di più emergente in carriera): appassionatamente accompagnato da Muti, ha reso il pezzo con acceso virtuosismo e sonorità ficcanti, esaltandone la frammentaria visionarietà.
Interpreti: Solista, Paolo Restani. Musiche di Haydn, Liszt, Dvorák
Orchestra: Orchestra FIlarmonica della Scala
Direttore: Riccardo Muti
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Al Teatro Sociale di Rovigo va in scena La voix humaine e a Padova l’OPV propone L’histoire de Babar
classica
A Santa Cecilia, all’Opera e al Teatro Olimpico tre diverse edizioni del balletto di Čajkovskij
classica
A Piacenza la stagione d’opera si apre con successo con una Madama Butterfly dall’efficace segno musicale