Minkowski illumina "Lucio Silla" a Salisburgo
Rolando Villazon interpreta il tiranno dell'opera giovanile di Mozart
Recensione
classica
Sembrava tutta centrato sul protagonista, Rolando Villazón, il "Lucio Silla" importato al Festival di Salisburgo dalla Mozartwoche del Mozarteum. Ma tagliare - come da tradizione - il ruolo del secondo tenore, Aufidio, e aggiungere un'aria spuria dal successivo Lucio Silla di Johann Christian Bach per aumentare il peso del protagonista nel finale, non è bastato. Villazón è un grande artista, vocalmente regge ancora una parte tutta giocata sul registro centrale, ma stilisticamente fatica a restare nei binari mozartiani. L'odioso tiranno romano poi, è interpretato in modo fin troppo monocorde, con un'insistenza gestuale sull'aspetto violento e isterico che alla fine risulta un po' petulante.
Protagonisti dello spettacolo sono inevitabilmente diventati Marc Minkowski e suoi Musiciens du Louvre Grenoble, che in un miracoloso equilibrio di impeto e rigore hanno illuminato l'intera partitura. Straordinario anche il resto del cast, capitanato da Olga Peretyatko nel terribile ruolo di Giunia, tecnicamente strabiliante, con timbro morbido e cristallino, tanto graziosa quanto veemente in scena, e Marianne Crebassa, che ha restituito un Cecilio tenero e impetuoso, con pieno controllo della sua voce agile, calda e avvolgente. Ottime anche Eva Liebau (Celia) e, con qualche ruvidezza, Inga Kalna (Lucio Cinna).
Difficile parlare della regia del canadese Marshall Pynkosky, tutta basata sulle scene palladiane di Antoine Fontaine – scenografo di Sofia Coppola per Marie Antoinette – e su movimenti coreografici sempre identici. Peccato perché un libretto come quello di Giovanni de Gamerra, dove succede pochissimo e i personaggi non evolvono, confermando dall'inizio alla fine il loro profilo psicologico, necessiterebbe di maggiori innesti creativi dal punto di vista della messa in scena.
Interpreti: Rolando Villazon (Lucio Silla), Olga Peretyatko (Giunia), Marianne Crebassa (Cecilio), Inga Kalna (Lucio Cinna), Eva Liebau (Celia)
Regia: Marshall Pynkinski
Scene: Antoine Fontaine
Costumi: Antoine Fontaine
Coreografo: Jeannette Lajeunesse Zingg
Orchestra: Les Musiciens du Louvre Grenoble
Direttore: Marc Minkovski
Coro: Salzburger Bachchor
Maestro Coro: Alois Glassner
Luci: Hervé Gary
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