Un comunicato dei lavoratori del teatro, più afflitti che arrabbiati per l'approvazione del decreto Bondi al Senato, e poi l'annuncio dell'indisposizione della protagonista: è iniziata in un'atmosfera pesante la Manon di Massenet all'Opera di Roma e non è proseguita nel migliore dei modi. Di chi la responsabilità? In fin dei conti ognuno ha fatto quel che doveva, più o meno, ma senza voli, e il risultato non è stato entusiasmante. Il direttore Alain Guingal fa suonare l'orchestra correttamente, ma in modo pesante, calcato, perfino chiassoso, senza finezze sia dal punto di vista della realizzazione musicale che dell'interpretazione. Annick Massis, che conoscevamo come un'ambasciatrice dello charme francese, è decisamente sotto tono, senza dubbio a causa dell'annunciata indisposizione: come che sia, senza lo charme cosa resta di Manon? Accettabile ma non ideale il Des Grieux di Massimo Giordano, rimasto a mezza strada tra la volontà di piegarsi alle sottigliezze dello stile francese e l'istinto di spiattellare tutto in modo pucciniano, se non proprio veristico. Alti e bassi tra i numerosissimi altri interpreti, determinanti per l'esito complessivo.
Dopo due nuovi allestimenti affidati a registi ultraottuagenari, questa volta l'Opera ha chiamato un "giovane" di appena cinquant'anni, ma molto all'antica, come Jean-Louis Grinda. La sua regia mette in primo piano le galanterie rococò, come se Massenet avesse voluto fare un pastiche settecentesco e non avesse invece visto quel mondo sventato e futile come la cornice dell'amore che nasce improvviso e travolgente tra i due giovanissimi protagonisti e che subito viene corrotto e sfiorisce, lasciando la scia struggente e nostalgica di Adieu, ma petite table e Fuyez, douce image. Nonostante tutto, buon successo di pubblico.
Note: Nuovo allestimento in coproduzione con l'Opéra di Montecarlo
Interpreti: Annick Massis/Sylwia Krzysiek (Manon), Massimo Giordano/Jean-François Borras (Des Grieux), Sabrina Testa (Poussette), Mariella Guarnera (Javotte), Milena Josipovic (Rosette), Paolo Battaglia/Alfredo Zanazzo (Il conte Des Grieux), Domenico Balzani/Piero Guarnera (Lescaut), Mario Bolognesi (Guillot), Roberto Accurso (De Brétigny), Gabriele Ribis (Oste), Stefano Osbat (prima Guardia)
Regia: Jean_Louis Grinda
Scene: Paola Moro
Costumi: Anna Biagiotti
Corpo di Ballo: del Teatro dell'Opera di Roma
Coreografo: Eugénie Andrin
Orchestra: del Teatro dell'Opera di Roma
Direttore: Alain Guingal
Coro: del Teatro dell'Opera di Roma
Maestro Coro: Andrea Giorgi
Luci: Agostino Angelini