Lucrezia in nero

Donizetti a Valencia con Mariella Devia

Recensione
classica
Palau de Les Arts "Reina Sofía" Valencia
Gaetano Donizetti
08 Aprile 2017
Il nuovo allestimento della Lucrezia Borgia presentato dal Palau de les Arts di Valencia è uno spettacolo che funziona bene, a parte la discutibile scelta di ambientare la vicenda dall’inizio alla fine in un ambiente tutto nero, offuscando così uno dei caratteri più singolari di quest’opera, cioè il contrasto tra la giovinezza spensierata e allegra dei ragazzi e il senso di oppressione che aleggia intorno alla protagonista, dovuto agli intrighi di corte e a segreti non confessati. La regia di Emilio Sagi ricalca quella di una sua precedente produzione del 2004 a Oviedo. Accanto a soluzioni in linea con la vena di suspense che attraversa l’opera, come il suggestivo arrivo in gondola di Lucrezia o le minacciose e inaspettate apparizioni del Duca, Sagi si permette alcune virgolettature ironiche, come il suggerimento di un’attrazione omoerotica di Orsini per Gennaro: scelte tutto sommato accettabili in un’opera come questa in cui il tono tragico e patetico è presente solo per metà, essendovi musica festosa in ogni atto, e in cui quel po’ di sconclusionatezza, di ingiustificata alternanza di situazioni tipica di molte opere di Donizetti, permette che le convenzioni melodrammatiche vengano prese con un po’ di distacco (cosa che non si potrebbe fare invece con Verdi). Anche Biondi sul podio, ha sposato questa stessa visione, con una direzione leggera e attenta a non sopraffare il canto, poco incline al patetico e al mistero, ma in compenso sempre accesa, con particolare attenzione ai fiati che hanno brillato per precisione e nitore. Esemplare la prestazione della Devia, per il controllo della voce, per l’interpretazione dolente e rassegnata con cui ha reso il suo personaggio; corretto, ma un po’ rigido nel ruolo del tenore sfortunato, William Davenport; sicura in scena e vocalmente Silvia Tro Santafé come Orsini; timbro pieno, gran voce e piglio da cattivo per Marko Mimica nei panni di un duca d’Este cui forse manca un po’ di nobiltà.

Regia: Emilio Sagi

Scene: Llorenç Corbella

Orchestra: Orquesta de la Comunitat Valenciana

Direttore: Fabio Biondi

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