L'organo arriva a Cipro

Al Cyprus Church Organ Festival per la prima volta in assoluto è stato eseguito a Cipro un concerto per organo e orchestra

Cipro Organ Festival
Recensione
classica
Cipro
Cyprus Organ Festival
15 Maggio 2018 - 20 Maggio 2018

Fino a pochi giorni fa c’era un paese europeo dove non era mai stato eseguito un concerto per organo e orchestra: è Cipro. Questa lacuna è stata colmata dal 15 al 20 aprile scorsi dal neonato Cyprus Church Organ Festival, che per la prima volta nella storia musicale dell’isola introduce il repertorio per organo e particolarmente per organo e orchestra.

La ragione di questo ritardo è di matrice religiosa, in quanto l’organo è assente sia dalle liturgie delle chiese ortodosse (prevalenti nella Repubblica di Cipro), sia dalla tradizione musulmana (prevalente nella Cipro del Nord), la qual cosa non ha favorito la propagazione di questo strumento nell’isola. Non è dunque un caso che il Cyprus Church Organ Festival nasca con la necessaria collaborazione della piccola Chiesa Cattolica Latina (meno del 3% della popolazione), nelle cui chiese sono presenti degli organi. 

A livello concertistico, solo da due anni la musica per organo aveva incominciato a fare capolino a Cipro, grazie ai recital inseriti nella stagione del Terra Sancta Organ Festival, il festival internazionale d’organo del Medio Oriente e del Levante organizzato dalla Custodia di Terra Santa, che governa anche le chiese cattoliche di rito latino a Cipro. Questo fu possibile solo dopo la manutenzione straordinaria effettuata dall’organaro Tamburini con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Nicosia sull’organo di Santa Maria delle Grazie a Larnaca, unico organo a canne esistente sull’isola. Ai concerti del Terra Sancta Organ Festival bisogna aggiungere quelli organizzati a livello locale dalla parrocchia anglicana di Paphos sull’organo elettronico Ahlborn dell’antica chiesa di Agia Kyriaki Chrysopolitissa, che gli anglicani condividono con la parrocchia latina per gentile concessione del Metropolita ortodosso, proprietario della chiesa (ma non dell’organo): un bell’esempio di ecumenismo concreto.

Oggi, per iniziativa del Terra Sancta Organ Festival (TSOF), che ha raccolto l’adesione della Cyprus Symphony Orchestra Foundation (CYSO), il patrocinio del Rappresentante della Comunità Latina in Parlamento, il supporto dell’Ambasciata d’Italia a Nicosia e la Fabbrica d’Organi Tamburini come sponsor tecnico, è nato il Cyprus Church Organ Festival, che si svolge nelle chiese latine di Larnaca, Nicosia e Limassol.

La joint-venture tra i due enti fondatori (TSOF e CYSO) è una collaborazione funzionale, senza la quale il Cyprus Church Organ Festival non potrebbe esistere, per la mancanza di alcuni elementi essenziali. Benché si presenti come fondazione (con tre membri del consiglio di amministrazione di nomina governativa e sei provenienti dal settore privato), l’Orchestra Sinfonica di Cipro è un’orchestra nazionale, cioè un’istituzione finanziata quasi per intero dallo stato. Ne consegue che per statuto la CYSO deve assolvere, oltre alla propria missione specifica di tipo artistico e culturale, anche a determinati obblighi, sia sotto il profilo della formazione sia sotto l’aspetto sociale, come la delocalizzazione dei concerti e l’attenzione verso le minoranze, tra cui quelle religiose, come appunto la comunità cattolica di rito latino, con la quale finora non aveva mai collaborato: il Cyprus Church Organ Festival ha rappresentato dunque per la CYSO un’opportunità per centrare con un solo progetto diversi obbiettivi statutari.

Da parte sua il Terra Sancta Organ Festival amplia la propria offerta musicale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, presentando una collaborazione con un’orchestra nazionale europea (dopo quella con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana e con l’Orchestra Filarmonica Libanese), estendendo i concerti a tutte le chiese della Custodia di Terra Santa a Cipro e mostrando questi concerti come un grande contributo alla cultura del paese offerto dalla piccola Chiesa Cattolica Latina (circa 2000 cittadini ciprioti, che con i lavoratori immigrati raggiunge il numero approssimativo di 10.000 fedeli, meno del 3% della popolazione, considerando che in questa proporzione fanno parte anche i maroniti, i quali sono cattolici ma non di rito latino). In sintesi, dal punto di vista organizzativo il Terra Sancta Organ Festival mette le chiese, gli organi e gli organisti, mentre la Fondazione dell’Orchestra Sinfonica di Cipro mette soprattutto e ovviamente l’orchestra.

La prima stagione del Cyprus Church Organ Festival ha presentato quattro concerti con due programmi (uno per organo e coro, uno per organo e orchestra) e un solo organista: l’italiano Eugenio Maria Fagiani.

Un festival piccolo dunque, ma caratterizzato dalla qualità degli interpreti e soprattutto dal progetto culturale che lo motiva. L’importanza di aprire le porte a un repertorio condiviso da secoli da tutti i paesi europei e dal quale Cipro era finora esclusa, ha fatto passare in secondo piano la constatazione (davanti alla quale qualcuno storcerebbe il naso) che dei tre organi impiegati due sono elettronici (per quanto di pregio come i Roland Rodgers 535 a due tastiere con pedaliera), mentre l’unico organo a canne, oltre che non molto grande, è il risultato di un assemblaggio di materiali nobili e meno nobili di diversa provenienza, pensato per l’uso liturgico e non concertistico, costruito a Gerusalemme dalla ex Officina Organaria della Custodia di Terra Santa nel 1989. Tuttavia, alla prova dei fatti, il risultato sonoro è stato per tutti soddisfacente, favorito dalla buona acustica delle chiese, senza quell’eccessivo riverbero che chiese più grandi e organi più titolati spesso hanno, rendendo complicata la vita degli organisti e impossibile quella delle orchestre.

L’inaugurazione è avvenuta il 15 aprile nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Larnaca. Fagiani, considerando la scarsa familiarità del pubblico cipriota con la musica d’organo, ha voluto appositamente esordire con il brano forse più famoso, ovvero con la Toccata e Fuga in re minore BWV 565 di Johann Sebastian Bach, facendola seguire da musiche ecclesiastiche di Giovanni Morandi. Il Larnaca Progressive Movement Choir diretto da Marios Lysandrou ha eseguito inni della liturgia bizantina e altri canti di diverse tradizioni, per poi concludere insieme a Fagiani col Panis angelicusdi Frank (mezzosoprano Anoki von Arx) e con l’Ave Verum di Mozart. 

Il 18 aprile, nella chiesa della Santa Croce della capitale Nicosia, il festival ha vissuto la sua serata di gala alla presenza di autorità civili e religiose e di diversi membri del corpo diplomatico (la chiesa della Santa Croce è anche sede della Nunziatura Apostolica), segno che non è sfuggita l’importanza culturale dell’evento. Per la prima volta in assoluto è stato eseguito a Cipro un concerto per organo e orchestra, anzi due: il Concerto n.1 in Do maggiore Hob XVIII:1 di Haydn e il Concerto in Fa maggiore di Johann Baptist Vanhal, inframezzati dal cosiddetto Adagio di Albinoni (violino solista Wolfgang Schroeder). Il programma è stato completato dalla Sinfonia n. 30 in Do maggiore di Haydn e, come bis, da un’aria tratta dalla Suite per organo e archi di Respighi.

cipro organ festival

La Cyprus Symphony Orchestra era diretta dal nuovo direttore artistico della Fondazione e direttore musicale principale il tedesco Jens Georg Bachmann. Il programma è stato replicato il 19 aprile nella chiesa di Santa Caterina a Limassol e il 20 ancora nella chiesa di Larnaca, sempre davanti a un pubblico numeroso ed entusiasta.

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista 

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento