L'opera yiddish
Lo spettacolo di London e Capossela al Teatro Manzoni di Milano
Recensione
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Opera klezmer, pièce di teatro musicale e concerto narrativo con un video di animazione a complemento. Basato sull’omonimo racconto in yiddish del 1907 dello scrittore polacco Y. L. Peretz (1852 - 1915), lo spettacolo ideato dal trombettista leader dei Klezmatics Frank London, "A Night In The Old Marketplace", è questo ed altro. Per la prima europea, al Teatro Manzoni di Milano - per l’occasione tutto esaurito - c’è anche un ospite d'eccezione, Vinicio Capossela, che, tra un brano musicale e l’altro, mette a disposizione la sua calda voce in una sorta di reading recitante (seduto). Qua e là London tira fuori la sua vena jazz (vedi quando fa il verso a "Haitian Fight Song" di Charles Mingus) ma la sostanza è klezmer, con una chitarra elettrica e cinque voci improntate alla forma musical a fare da varianti rispetto alla formazione classica del genere tradizionale ebraico. Il racconto di Peretz «illustra quello stato di “morte in vita” che gli ebrei hanno dovuto subire per millenni» spingendo «all’estremo la metafora: i morti escono dalle tombe per mescolarsi alla vita dei vivi», come ben descrive sul programma di sala il musicologo Gianni Morelenbaum Gualberto, consulente artistico della rassegna, che ospita l’evento. A contrastare la cupezza del dramma messo in scena però ci sono sia i toni fiabeschi sottolineati dall’animazione che scorre sullo schermo alle spalle dei musicisti, sia la voce accogliente di Capossela, sia le musiche spesso trascinanti di Frank London. Un tripartito che non sempre riesce nell’impresa; ma questo rimando di conflitti costituisce l’anima dello spettacolo.
Interpreti: Alexandra Aaron (regia), Frank London (tromba, direzione), Vinicio Capossela (voce recitante), Manu Narayan (voce), Charlotte Cohn (voce), Lorin Sklamberg (voce), Steven Hrycelak (voce), Melinda Blake (voce), Carmen Staaf (tastiere, fisarmonica), Brandon Seabrook (chitarra, banjo, mandolino), Ron Caswell (tuba, contrabbasso), Aaron Alexander (batteria), Tine Kindemann (video), Kate Howard (video design)
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