Le delizie di Anversa
Il cartellone collaterale di Laus Polyphoniae
Recensione
classica
Come ogni anno, attorno ai concerti principali del festival di musica antica Laus Polyphoniae di Anversa di fine agosto, fioriscono una serie di attività complementari che stimolano l’interesse del pubblico. Si va delle semplici guide all’ascolto che precedono ogni concerto, a conferenze di inquadramento storico artistico, per l’occasione dedicate alle culture musicali del mondo Adriatico, fino alla Summer School, curata da Stratton Bull e altri componenti dell’ensemble Cappella Pratensis. Questa ha l’obiettivo di preparare in pochi giorni uno showcase nel quale amatori e cultori della polifonia leggendo le notazioni antiche originali eseguono mottetti, chanson o parti dell’Ordinario, e che quest’anno, con il titolo Tesoro Adriatico, ha raggiunto un risultato più che soddisfacente.
Ma c’è anche un piccolo festival nel Festival: la Young Artist’s Presentation, promossa da Musica (Impulscentrum voor muziek), una vetrina per giovani ensemble in cerca di fortuna e visibilità. Non è più una competizione, come nelle edizioni passate, anche perché la selezione fatta a monte da una commissione di esperti e la attenta supervisione del coach Jill Feldman, sono già una garanzia di qualità. Dallo scorso anno la formula è divenuta molto più interessante per il pubblico, perché i brevi “concert walk” si svolgono in luoghi diversi della città, tutti raggiungibili a piedi dalla sede di Amuz, l’istituzione che organizza il Festival. Quest’anno i sei ensemble prescelti hanno suonato chi in una ex-fabbrica di pesce affumicato, chi in un crocevia tra atelier di moda, galleria d’arte e centro culturale, chi nell’Istituto di Medicina Tropicale, e così via. Un modo per conoscere angoli nascosti, o poco accessibili della città, incontrare i cittadini di Anversa, entrare talvolta in residenze private, e soprattutto ascoltare giovani promesse della scena musicale. Tra i diversi programmi presentati, dal Rinascimento al Romanticismo, quello barocco dell’ensemble L’Aura Rilucente ha lasciato il segno.
Nel frattempo c’è già chi pregusta la ventesima edizione di Laus Polyphoniae, dal 23 agosto al 1 settembre 2013, dedicata alla fioritura musicale di età elisabettiana.
Ma c’è anche un piccolo festival nel Festival: la Young Artist’s Presentation, promossa da Musica (Impulscentrum voor muziek), una vetrina per giovani ensemble in cerca di fortuna e visibilità. Non è più una competizione, come nelle edizioni passate, anche perché la selezione fatta a monte da una commissione di esperti e la attenta supervisione del coach Jill Feldman, sono già una garanzia di qualità. Dallo scorso anno la formula è divenuta molto più interessante per il pubblico, perché i brevi “concert walk” si svolgono in luoghi diversi della città, tutti raggiungibili a piedi dalla sede di Amuz, l’istituzione che organizza il Festival. Quest’anno i sei ensemble prescelti hanno suonato chi in una ex-fabbrica di pesce affumicato, chi in un crocevia tra atelier di moda, galleria d’arte e centro culturale, chi nell’Istituto di Medicina Tropicale, e così via. Un modo per conoscere angoli nascosti, o poco accessibili della città, incontrare i cittadini di Anversa, entrare talvolta in residenze private, e soprattutto ascoltare giovani promesse della scena musicale. Tra i diversi programmi presentati, dal Rinascimento al Romanticismo, quello barocco dell’ensemble L’Aura Rilucente ha lasciato il segno.
Nel frattempo c’è già chi pregusta la ventesima edizione di Laus Polyphoniae, dal 23 agosto al 1 settembre 2013, dedicata alla fioritura musicale di età elisabettiana.
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