La Tempesta di Adès arriva in Italia

Roma: il compositore britannico ha diretto un'ampia selezione della sua opera

(foto Musacchio&Ianniello)
(foto Musacchio&Ianniello)
Recensione
classica
Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
24 Marzo 2012
Un tempo era inimmaginabile che un compositore quarantenne e sulla cresta dell'onda come Thomas Adès salisse sul podio per dirigere Ciajkovskij e Sibelius, due bestie nere delle avanguardie musicali. Anche oggi la scelta è piuttosto coraggiosa, perché c'è ancora un po' di snobismo nei loro confronti, in particolare per quanto riguarda Sibelius, tanto è vero che questa è stata la prima a Santa Cecilia delle sue musiche di scena per La Tempesta. Questa libertà da preclusioni intellettualistiche fa bene ad Adès. Ne sono una prova le scene da The Tempest, la sua opera rappresentata al Covent Garden di Londra nel 2004. Il soggetto shakespeariano, con le sue atmosfere magiche, aeree e misteriose, è risolto da Adès dando fiducia ai mezzi tradizionali dell'opera: la voce con il suo potere incantatorio, le melodie semplici, ben caratterizzate in funzione dei diversi personaggi e attente al testo, la cui comprensibilità non è mai compromessa, la divisione in momenti facilmente identificabili come arie, duetti e terzetti. Il tutto sorretto da un'orchestrazione abilissima, che non si arroga un ruolo protagonistico, ma sutura le cesure, dà coerenza al discorso musicale ed è sempre in stretto rapporto con le esigenze teatrali. Nulla di particolarmente originale e memorabile ma ha il vantaggio di non richiedere nessuno sforzo all'ascoltatore, anzi gli offre perfino un vero duetto d'amore, melodico e sentimentale. Così anche l'opera contemporanea può conquistare il pubblico, infatti The Tempest ha grande successo, è stata subito incisa, ha già avuto molte riprese in America ed Europa e altre sono programmate per il prossimo futuro. Completava il programma Asyla, il lavoro sinfonico con cui a ventisei anni Adès si è fatto la fama precocissima di nuovo genio della musica inglese.

Note: programma: Ciajkovskij: La Tempesta, fantasia sinfonica op. 18; Adès: Asyla, per orchestra op. 17; Sibelius: Suite n. 1 dalla "Tempesta" op. 109 n. 2; Adès: Scena da "The Tempest"

Interpreti: Audrey Luna (Ariel), Rosita Frisani (Miranda), David Portillo (Ferdinand), Christopher Maltman (Prospero)

Orchestra: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Direttore: Thomas Adès

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