Mario Tronco sale sul podio, dà l'attacco e scende immediatamente, perchè, sebbene sia lui il direttore dell'Orchestra di Piazza Vittorio, qui non c'è niente da dirigere e semmai c'è da coordinare da dietro le quinte questi musicisti allegramente anarchici, in modo che tante diverse tradizioni musicali riescano a dialogare tra loro e con Mozart. Un simpaticissimo narratore racconta, come un cantastorie sulla piazza del villaggio, la favola del Flauto Magico, ma nella musica inizialmente non c'è quasi ombra di Mozart e si ascoltano improvvisazioni delle tabla indiane e della kora senegalese e altra musica del mondo. Però presto cominciano ad affiorare frammenti di temi mozartiani, come se fossero il modo migliore e più naturale per raccontare in musica questa storia assurda ma umanissima. S'instaura subito un dialogo, non sembra che uno sia morto più di duecento anni fa e gli altri siano giovani che provengono da mondi musicali che lui non poteva nemmeno immaginare: sono musicisti e tra musicisti ci s'intende subito. Man mano la quantità di musica di Mozart aumenta, ma sempre cantata e suonata a modo loro dagli altri, che trattano il grande Mozart alla pari, ma allo stesso tempo col rispetto istintivo che un musicista ha per una grande musica. Tamino fischietta solitario la sua aria, come qualsiasi giovane innamorato e malinconico in una strada di qualsiasi periferia del mondo. La Regina della notte è una cantante punk aggressiva e isterica. Un miracolo è l'aria di Monostatos: Mozart l'ha scritta per un "moro" e, pur non avendo mai sentito una nota di musica araba, ha chissà come inventato una melodia che si fonde perfettamente con le improvvisazioni d'un cantante tunisino. Proiezioni animate di disegni un po' etnici e un po' infantili completano questa favola musicale.
Interpreti: Narratore:
Omar Lopez Valle
Papageno:
El Hadij Yeri Samb
Regina della notte:
Petra Magoni
Pamina:
Sylvie Lewis
Tamino:
Awalys Ernesto Lopez Maturell
Sarastro:
Carlos Paz
Monostatos:
Houcine Ataa:
sacerdote:
Raul Scebba
messaggero della Regina della notte:
Ziad Trabelsi
tre dame:
John Maida, Gaia Orsoni, Zsuzsanna Krasnai
tre ragazzi
Pino Pecorelli, Evandro Dos Reis, Sanjay Kansa Banik
esercito della Regina della notte:
Orchestra di Piazza Vittorio
coro:
Orchestra di Piazza Vittorio
acquerelli, animazione e scene Lino Fiorito
Orchestra: Orchestra di Piazza Vittorio
Direttore: direzione artistica e musicale Mario Tronco
Luci: Pasquale Mari
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Una sfida alle tradizionali divisioni per generi i nuovi spettacoli di Alessandro Sciarroni, Silvia Gribaudi e Anagoor a OperaEstate di Bassano del Grappa e la Medea secondo Ben Duke alla Biennale Danza