La contaminazione di Dalla rinverdisce il Mendicante
Il Teatro Comunale di Bologna in trasferta nella vicina sala del Duse: la regìa di Lucio Dalla reinventa "L'Opera del Mendicante" di Gay/Pepusch, e strapazzando il testo originale tutela l'intenzione degli autori.
Avevano collaborato con Haendel alla creazione dell'aristocratico "Acis and Galatea": eppure furon quegli stessi Gay e Pepusch a unir melodie popolari con un copione parodico, e a screditare con ironia la classe dirigente britannica. Diedero cioè alle scene un'"Opera del Mendicante" che colpiva attualità sociale e convenzione teatrale, e che a partire dalla sua "prima" londinese del 1728 conobbe solo trionfi di pubblico. Qual è la ricetta per rinnovare il successo di centottant'anni fa? Lucio Dalla ha la soluzione in pugno: rielabora un testo in sé aperto alla contaminazione, vi esclude la quotidianità del '700 che oggi sarebbe archeologia, trasporta l'azione dalla vecchia Londra alla Bologna odierna, consegna infine uno spettacolo che strapazza il dettato originale ma tutela e rinverdisce l'intenzione degli autori. Defilate le citazioni da Haendel e Purcell (tormentoni all'epoca, ora chicche per esperti), la parola vince sulla musica alternando lunghi dialoghi a brevi ariette, e i costumi basterebbero da soli per raccontare ciascun personaggio (si guardi il variegato sestetto delle prostitute). Non è questo il prodotto che ci si aspetterebbe da una fondazione lirica, e nello stesso tempo è il lavoro più brillante, impegnato e benvenuto che la regia di Dalla abbia dato negli ultimi anni al Teatro Comunale felsineo: teatro in trasferta nella sala del Duse, per non offendere i sacri muri del Bibiena. La locandina imbastardisce del resto i cantanti con gli attori: se la cavano meglio i primi con la recitazione che non i secondi con la musica; ma gli attori sono di solido mestiere, e l'equilibrio tra le parti è così ristabilito. Insieme con l'umiltà del concertatore Giuseppe Grazioli, non si potrà dimenticare il saporito dialetto bolognese declamato da Angela Baraldi.
Note: Nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna
in collaborazione con l'Accademia delle Belle Arti di Bologna ed E.T.I.; coproduzione con il Teatro Comunale di Modena e con i Teatri di Reggio Emilia
Interpreti: Drammaturgia e versione italiana di Giuseppe Di Leva
Speia (Peachum)
Peppe Servillo
Sig.ra Speia (Mrs Peachum)
Angela Baraldi
Mendicante
Marco Alemanno
Impresario
Gianfranco Vergoni
Capitan Uccello (Macheath)
Borjia Quiza Martinez / Lorenzo Scuda
Polly
Eleonora Buratto / Cristiana Arcari
Caràdunleder (Filch)
Gianni Lamagna
Lucy
Paola Gardina / Damiana Pinti
Dottor Lucchetto (Lockit)
Fabrizio Checcacci
Matteo (Matt)
Massimilano Tonsini / Paolo Cauteruccio
Diana Trappola (Diane Trapes)
Barbara Corradini
Regia: Lucio Dalla
Scene: Italo Grassi
Costumi: Italo Grassi
Coreografo: Gianfranco Vergoni
Orchestra: ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Direttore: Giuseppe Grazioli
Coro: CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
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